Se anche tu ti stai chiedendo se è possibile portare una bottiglia di vino da casa al ristorante, sappi che è possibile. A stabilirlo è una legge non scritta, denominata Diritto di tappo. Ecco tutto quello che devi sapere su questa pratica!
Probabilmente non lo sapevi, ma esiste una pratica molto diffusa nel Regno Unito e negli Stati Uniti, ma poco nota nel nostro paese. Stiamo parlando del Diritto di tappo, ovvero della scelta del cliente di portare il vino da casa al ristorante, da noi non molto apprezzata e malvista dalla maggior parte dei ristoratori. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta!
Come detto prima, il Diritto di tappo è una realtà nei paesi anglosassoni e in quelli statunitensi, ma poco noto e praticato in Italia. Più che una legge, di cui non esiste nulla di scritto, si tratta di una pratica che prevede di portare il vino da casa nei ristoranti, a patto che questi accettino.
Questa usanza, non ben vista da tanti ristoratori, consente quindi al cliente di portare al ristorante la bottiglia di vino personale. Non esiste nulla di ufficiale su questa pratica, ma solo una cortesia da parte del ristoratore.
E’ dunque possibile affermare, in riferimento a quanto detto, che se il ristoratore non vuole, il cliente non può far valere in alcun modo il suo Diritto di tappo.
Le origini del Diritto di tappo risalgono agli anni 50 del 1900, quando la pratica nacque in California, per poi diffondersi a macchia d’olio negli Stati Uniti e anche in molti paesi europei.
In particolare, i paesi anglosassoni hanno fatto propria questa usanza, infatti è molto diffusa con l’acronimo di BYOB (bring your own booze). Letteralmente tradotto, l’acronimo significa “ porta i tuoi alcolici” o la tua bottiglia di vino acquistata altrove al ristorante.
Anche se agli occhi di tanti può apparire un’usanza assurda, c’è un motivo specifico che ha dato origine a questa pratica. A dare avvio al Diritto di tappo furono i prezzi esagerati del vino al ristorante, di gran lunga superiori a quelli presenti nelle enoteche.
Inoltre, diversi ristoranti non disponevano di una cantina assortita, così alcuni clienti facoltosi presero l’abitudine di portare la bottiglia di vino personale da casa.
Pensavi che tutto si risolvesse così? Assolutamente no! Se il ristoratore permette al cliente di far valere il Diritto di tappo, dal canto suo richiede un pagamento per il servizio. Infatti, nel conto finale viene aggiunto un surplus riguardo al servizio del vino di cui si occupa il personale, dalla strappatura della bottiglia al versamento del vino nei bicchieri.
In genere il costo del servizio oscilla dai 5 ai 10 euro per ogni bottiglia di vino aperta, ma è il ristoratore a decidere la quota da far pagare al cliente. Ovviamente, per sapere se puoi esercitare il Diritto di tappo, chiedi al ristoratore durante la prenotazione, per evitare brutte figure.
Mai presentarsi con una bottiglia acquistata altrove al ristorante dove si sceglie di mangiare, chiedere sempre prima per evitare incomprensioni.