Un delizioso sformato di penne alla siciliana, dal sapore intenso e ricco, è un piatto gustoso e invitante che sicuramente soddisferà il palato di chiunque lo assaggi.
La cucina siciliana è una delle più ricche e variegate d’Italia, frutto di secoli di dominazioni e influenze culturali che hanno lasciato il loro segno nei piatti tipici dell’isola.
Cibi di Sicilia
La cucina siciliana si caratterizza per l’uso abbondante di verdure, pesce, frutta secca, formaggi, spezie e dolci a base di ricotta e pasta di mandorle.
Ogni provincia ha le sue specialità, che spaziano dai primi piatti come la pasta alla Norma, le busiate alla trapanese o gli anelletti al forno, ai secondi piatti come gli involtini di pesce spada, le sarde a beccafico o la caponata.
Lo street food è un altro elemento distintivo della cucina siciliana, con gli arancini, le panelle, lo sfincione e le ravazzate.
I dolci sono una vera tentazione per il palato, con i cannoli, la cassata, il biancomangiare e i cartocci fritti. La cucina siciliana è anche famosa per il cous cous di pesce, eredità della tradizione nordafricana, e per il pesto alla siciliana, che unisce il basilico alle mandorle e ai pomodori.
La cucina siciliana è quindi una cucina che racconta la storia e la cultura di un popolo che ha saputo accogliere e integrare le diverse influenze gastronomiche, creando piatti unici e dal sapore inconfondibile.
Sformato di penne alla siciliana
Lo sformato di penne alla siciliana è un primo piatto sfizioso e sostanzioso, preparato con pasta condita con prosciutto cotto, mozzarella e besciamella. Il prosciutto può essere utilizzato sia a dadini che tagliato alla julienne se lo avete acquistato a fette.
Il costo finale di questa prelibatezza a persona vi verrà a costare davvero pochissimo, appena 1,50 euro.
Lo sformato di penne alla siciliana è un piatto abbastanza calorico e ricco di carboidrati, da consumare con moderazione se si segue una dieta ipocalorica o a basso indice glicemico.
Sformato di penne alla siciliana
Equipment
- ciotola
- grattugia
- terrina da forno
- spatola morbida
Ingredienti
- 600 gr penne
- 1,5 L acqua
- 1 dado
- 100 gr burro
- q.b. pepe
- 1 bustina zafferano
- 500 ml besciamella
- 200 gr prosciutto cotto
- 400 gr mozzarella
- 100 gr grana padano grattugiato
- 500 ml acqua di cottura per amalgamare
- q.b. prezzemolo tritato
Istruzioni
- Per iniziare la preparazione dello sformato di penne alla siciliana si versa 1 litro e mezzo di acqua in una pentola a cui si unisce un dado, il burro, una bustina di zafferano e q.b. di pepe.
- Una volta che l'acqua bolle si può versare la pasta per portarla a cottura.
- Intanto in una ciotola si uniscono il prosciutto cotto fatto a dadini e la mozzarella sempre a dadini, i 500 ml di besciamella e il prezzemolo tritato finemente.
- Si unisce anche il parmigiano grattugiato e si inizia a mescolare con un cucchiaio. Quando la pasta è a metà cottura si scola e la si unisce nella ciotola mescolando con un cucchiaio insieme a 500 ml di acqua di cottura della pasta aggiunta un po' per volta, mentre si amalgama il tutto.
- Infine si versa in una terrina da forno, e si cosparge con del formaggio grattugiato per andare in forno a 180° per 20 minuti circa.
- Passato il tempo il nostro sfornato alla siciliana è pronto per essere servito, ben caldo e filante!
Vini da servire con lo sformato alla siciliana
Lo sformato alla siciliana è un piatto ricco e saporito, che richiede un vino capace di contrastare il grasso della besciamella e del prosciutto cotto e di esaltare il gusto del condimento.
Tra i vini siciliani, ci sono diverse opzioni possibili, a seconda delle preferenze personali. Alcuni esempi sono:
– Nero d’Avola: un vino rosso deciso, con note speziate e fruttate, che si abbina perfettamente alla carne e ai cibi importanti. Si serve a una temperatura di 16/18 °C.
– Etna Rosso: un vino rosso rubino, dal profumo intenso e dal sapore elegante e minerale, che nasce dalle pendici dell’Etna. Si serve a una temperatura di 18/20 °C.
– Contessa Entellina Ansonica: un vino bianco dal colore giallo paglierino, vivace e luminoso, con sentori floreali e fruttati, che bilancia la sapidità dello sformato. Si serve a una temperatura di 10/12 °C.
La scelta del vino dipende anche dalla stagione e dal momento della giornata in cui si consuma lo sformato. In generale, i vini rossi sono più adatti al periodo invernale e ai pasti serali, mentre i vini bianchi sono più freschi e leggeri per l’estate e il pranzo.