La senape è una delle salse più diffuse al mondo eppure spesso viene sottovalutata. Il suo sapore è molto particolare ed è giusto saperlo esaltare, siano essi semi o salsa, scopriamo quindi come elevarli.
Una pianta dalle mille virtù
La pianta della senape ha più varietà che si distinguono in: bianca, nera, selvatica e juncea. Queste piante sono annuali ed infestati per questo è facile trovarle in terreni molto ricchi di nutrienti. Questa pianta erbacea fa parte della famiglia delle Brassicacee proprio come i cavoli, i ravanelli, la rucola eccetera. La pianta è di dimensioni abbastanza contenute perché non supera i 2 metri. La parte utilizzata a scopo alimentare la ritroviamo nei fiori. Essi crescono a pannocchia e sono gialli. All’interno d’essi troviamo i semi che sono la vera miniera d’oro. Il loro sapore è abbastanza pungente e sono una miniera in fatto di nutrizione.
I piccoli semi oleosi hanno un colorito chiaro, tendente all’ocra, e sono una buona fonte di vitamine del gruppo C, E, B e K. Come ben sappiamo queste vitamine sono importanti per rafforzare il sistema immunitario, ma sono anche ottimi antiossidanti capaci di aiutare il rinnovamento cellulare. Tra le vitamine invece troviamo: calcio, selenio, fosforo, magnesio, rame, zinco, potassio e ferro. Possiamo quindi dire che questi piccolissimi semi sono piccole perle preziose per la salute. Il sapore pungente e piuttosto piccante è dato invece da due molecole che a contatto con l’ossigeno, dopo la rottura dei semi stessi, vengono scissi sprigionando la piccantezza. Questa reazione può in realtà avere un effetto simile a quello del pepe e quindi può procurare irritazione cutanea e lacrimazione.
Comunque se ben utilizzati i semi favoriscono una buona digestione e possono essere un rimedio contro la costipazione. Vediamo quindi come si possono utilizzare i semi in cucina per ottenere salse differenti, e come possiamo abbinare ogni salsa.
Senape: come utilizzare semi e salsa
Dai piccoli semi di senape si ottengono principalmente 2 salse: la più comune conosciuta come senape e l’altra come mostarda. Dobbiamo fare attenzione a non confondere le due salse che hanno in realtà sapori e consecutivi usi, differenti. La mostarda ha un sapore più dolce e somiglia piuttosto ad una marmellata. Essa viene preparata con frutta, acqua, zucchero e semi che vengono pestati. La salsa più comune che utilizziamo più di frequente è invece preparata partendo dai semi che vengono frullati con aceto, poco zucchero, acqua e olio. Questa può essere arricchita con l’aggiunta di spezie a piacere. Visti i diversi sapori le due preparazioni richiedono anche abbinamenti differenti.
La mostarda si abbina molto bene ai bolliti e a tagli di carne piuttosto grassi. Un altro abbinamento perfetto è quello con il tagliere dei formaggi, più o meno come si fa con le confetture in genere. I formaggi migliore da abbinare sono quelli stagionati come il Grana Padano o il Parmigiano Reggiano. Si trova particolarmente bene abbinata anche ai salumi con una spiccata sapidità, come il prosciutto crudo.
La salsa di senape è invece utilizzata come le salse in genere, per intingervi i cibi fritti. Ottima anche in panini come l’hot dog e l’hamburger. Si sposa particolarmente bene anche con le tartare di carne e le carni bianche e rosse cotte semplicemente alla griglia o ai ferri. Altro abbinamento intramontabile è con le uova sode e alla benedict, nonché nelle insalatone estive. Insomma la senape è una salsa dal sapore particolare che si sposa bene con moltissimi piatti e preparazioni, bisogna solo provarla per trovare il vostro preferito.