Per capire fondamentalmente cosa rende differenti semola e semolino, dobbiamo risalire alla loro preparazione. Vi sorprenderà scoprire che non provengono necessariamente dallo stesso cereale.
Semola e semolino: differenze
Possiamo subito parlare della prima differenza tra semola e semolino che è visibile facilmente a tutti, ovvero la texture. La farina di semola si presenta con una texture abbastanza fine, molto simile a quella della farina tradizionale ma con un colorito tendente al dorato. Mentre il semolino ha una grana più spessa e granulosa. Il motivo basilare di questa differenza è il cereale di partenza. La farina di semola si ottiene dalla macinazione del grano duro (differisce dalla farina bianche che invece proviene dal grano tenero). Mentre il semolino può essere ottenuto dal grano duro, ma anche da altri cereali come il riso, il mais, il miglio eccetera.
Questa caratteristica fa si che il semolino acquisti una colorazione che varia, può essere più ambrata o più gialla o più chiara, in base al cereale utilizzato. Anche la granulosità e il tipo di assorbenza cambia così da rendere questa “farina” adatta a preparazioni differenti rispetto alla semola tradizionale. Semola e semolino sono quindi prodotti del tutto differenti che non dovrebbero mai essere confusi. Questo lo si evince anche dalle preparazioni per le quali vengono utilizzati che sono del tutto differenti.
Usi culinari
L’utilizzo principale che viene fatto della semola è quello della preparazione della pasta. La pasta che convenzionalmente acquistiamo al supermercato ha infatti un colorito ambrato ed una delle motivazioni è proprio la farina utilizzata. Altro utilizzo è quello della panificazione, garantisce infatti una tipologia di pane più rustica e fragrante. Ottima anche per la preparazione di focacce, pizze, panzerotti e prodotti simili. Viene utilizzata come ingrediente unico principale o miscelata con la farina di grano tenero. Il semolino invece trova un ampio utilizzo nella cucina italiana ma anche in quella estera.
Viene utilizzato sin dalla prima infanzia per la preparazione di pappe, questo perché è facile da digerire. Inoltre è spesso la base di minestre, zuppe perché riesce a dar loro cremosità e a renderle maggiormente sazianti. Non si limita però solo a questo, ma il suo uso spazia dai primi piatti ai dessert. Una delle preparazioni più conosciute e quella degli gnocchi alla romana, ma può essere anche utilizzato per preparare polpette vegetariane o per rendere l’impanatura della frittura più croccante. Non mancano anche gli utilizzi nella cucina dolce, soprattutto nei paesi arabi dove viene utilizzato per il Basbousa, un dessert tipico soffice e profumato. In realtà il semolino è ottimo anche per preparare biscotti fragranti e in tantissime altre preparazioni, in base al suo cereale d’origine. Ora che conosciamo bene le differenze tra queste due farine, possiamo utilizzarle al meglio in cucina così da esaltarle e renderle perfette.