Nel centro storico di Mazara del Vallo si può visitare l’area araba chiamata “Kasbah” o “Casbah”, un piccolo quartiere arabo che conserva non solo l’architettura ma anche le usanze. E’ consigliato visitarlo per la sua posizione e la sua bellezza .
La storia di Kasbah
La storia della Kasbah risale alla prima occupazione araba della Sicilia. Mazara del Vallo fu la prima cittadina a cadere sotto la dominazione araba nell’827 e per quasi 400 anni gli arabi vissero in sintonia con la città e gli altri cittadini, finché nel 1216 l’imperatore Federico II intimò ai musulmani di abbandonare la città, inviandoli in Puglia.
Negli anni Settanta, grazie alla richiesta di manodopera per la pesca, molti tunisini sono tornati a Mazara del Vallo. Da allora, la popolazione della comunità è cresciuta fino a rappresentare il 15% della sua popolazione totale. Ben inseriti, si sono dedicati al restauro e al perfezionamento della Kasbah, vivendo nelle case che molti secoli fa sono appartenute ai loro antenati.
Oggi si possono vedere bellissimi murales, ceramiche, vicoli puliti e antiche case a graticcio. La Kasbah è sede di una delle poche moschee in Italia che esegue il tipico canto del muezzin.
La porta blu di Mazara del Vallo
La Porta Blu è una famosa attrazione turistica situata nel quartiere arabo di Mazara del Vallo, in Sicilia, Italia. Questa porta antica, costruita nel XVIII secolo, è un esempio dell’architettura araba-normanna ed è una delle pochissime strutture di questo tipo ancora esistenti in Italia. La Porta Blu è diventata un simbolo della storia e della cultura della città di Mazara del Vallo e attira molti visitatori che desiderano ammirare la sua bellezza unica e apprezzare la sua importanza storica.
Suggerimenti per visitare la Kasbah
La zona non è pedonale, anche se il transito è limitato ai soli residenti, quindi è consigliabile fare molta cautela se si viaggia con i bambini. Auto, moto e biciclette transitano a velocità elevata e, a causa delle curve delle strade, a volte non le si vede arrivare. Molti negozi sono chiusi, alcuni sono aperti di giorno e altri solo di notte. Questo crea un po’ di abbandono a seconda dell’ora del giorno.
Ci sono molte abitazioni private, quindi è importante essere cortesi nel non entrare dove è vietato. Ci sono varie associazioni culturali arabe per fumare la pipa araba (narghile) e raccontare le proprie usanze.
Da non perdere le chiese interne alla Kasbah. La Chiesa di San Francisco è un tesoro incredibile, a pochi metri dalla Moschea, ed è consigliato vivamente visitarla. Il sacerdote che se ne prende cura è super cortese, con un grande amore per la storia e il bagaglio culturale di questa chiesa.
Nella regione della Kasbah si mangiano piatti tipici della tradizione araba in diversi ristoranti (italiani e arabi). Il piatto più diffuso e conosciuto è il “Couscous” con pesce, verdure, ecc. Esistono svariate ricette, ogni ristorante ha la sua, la più conosciuta è il couscous alla trapanese. I ristoranti italiani usano il couscous solo uno o due giorni alla settimana, mentre i ristoranti arabi lo propongono sempre.
Se si vuole assaggiare un piatto tipico di Mazara del Vallo e di tutta l’area trapanese, da non perdere è la pasta “Busiata“, in varie versioni: con il tonno, con il pesce spada, con le verdure, a la norma (con le melanzane), ecc.