La ricetta proposta, lo sappiamo, è molto complessa. Il seitan fatto in casa è frutto di una procedura all’apparenza facile, ma che deve essere rispettata alla lettera, anche se i tempi sono molto lunghi rispetto alle altre preparazioni.
Il seitan non è altro che glutine, ottenuto dalla farina. E non è detto che una farina vale l’altra: la più indicata è quella integrale, ma mischiata alla manitoba. Tuttavia,se decidi di cimentarti col seitan fatto in casa, meglio che usi la farina normale. Il fatto è questo: per preparare il seitan devi rispettare tre fasi, cioè la fase di impasto, la fase di lavaggio e la fase di cottura. Se vuoi usare la farina integrale, la fase del lavaggio risulterebbe complicata per chi è alle prime armi, specie se ti dimentichi di stemperarla prima (per togliere la crusca).
Ingredienti seitan fatto in casa per 4 persone
1 kg di farina
salsa tamari
sale e spezie
10 cm di alga Kombu
La prima cosa che devi fare è mettere la farina in un contenitore capiente, aggiungendo il sale e le spezie desiderate. Aggiungi, mescolando, l’acqua. L’impasto deve diventare simile a quello della pizza. Fai riposare per almeno un’ora, per far assorbire gli aromi.
Ecco la fase del lavaggio: poni la terrina nel lavabo e far scorrere l’acqua in modo che ne esca a filo. Dividere l’impasto in due parti e iniziare a massaggiarlo sotto l’acqua corrente. Lo scopo è far andare via l’amido e far rimanere il glutine. Per i coraggiosi che si vogliono cimentare con la farina integrale, si consiglia di porre un colino, in quanto la crusca e il grano potrebbero intasare gli scarichi! Continua a lavare l’impasto finché l’acqua diventerà limpida.
Una volta ottenuto il glutine, lo devi avvolgere in una garza elastica in maniera molto stretta, e cuocere il tutto in un brodo fatto di acqua, alga Kombu, spezie e la salsa tamari, per almeno 40 minuti.
Una volta che la preparazione è cotta, farla raffreddare e tagliare il seitan fatto in casa a fettine.
Lo si può conservare nel congelatore, oppure in un contenitore ermetico riempito del brodo di cottura, per farlo conservare almeno cinque-sette giorni.
Un consiglio: non buttare via il bordo rimanente, in quanto è ottimo da bere la sera, oppure, ci puoi cuocere della pastina per minestra e ottenere una cena leggera invernale. O ancora, lo si può congelare, per essere utilizzato successivamente. Personalmente, lo metto negli stampini del ghiaccio e all’occorrenza lo uso al posto del dado, per insaporire verdure o altre preparazioni.