Bisogna ricordarsi di conservare in maniera adeguata i formaggi per evitare la formazione di muffa. Ecco come fare.
Ci sono dei formaggi che, se non si conservano nel modo più adeguato, rischiano di riempirsi di muffa.
Il formaggio è un alimento che, spesso e volentieri, non manca nel frigorifero anche degli italiani.
D’altra parte, si tratta di qualcosa che, se consumato in quantità non eccessive, può fare bene anche alla nostra salute.
Infatti, oltre a contenere delle vitamine, è in grado persino di allontanare il rischio di contrarre gravi malattie e disturbi.
Secondo gli esperti, quindi, tali rischi diminuirebbero nel caso si consumino, a livello giornaliero, circa 400 grammi di prodotti lattiero-caseari.
Inoltre, la mancanza di latticini indebolisce il sistema immunitario che, per l’appunto, farebbe più fatica a proteggerci dai batteri.
Comunque sia, coloro che seguono una dieta dimagrante, di solito, cercano di eliminare o ridurre drasticamente il consumo di formaggio.
Nonostante, il formaggio, in genere, sia piuttosto calorico, in circostanze come quelle menzionate, si potrebbe optare per le varietà più magre.
A tal proposito, possiamo ricordare qualche tipo di formaggio adatto in tale situazione. Per esempio, in 100 grammi, troviamo solo 4,5 grammi di grassi nei fiocchi di latte e 8 grammi di grassi nella Ricotta di vacca.
Poi, ancora, si potrebbero consigliare il formaggio spalmabile, che ha 11 grammi di grassi, e la mozzarella che contiene 16 grammi di grassi.
Bisogna, però, tenere presente che, quando si porta a casa un formaggio, non sempre c’è possibilità di conservarlo a lungo.
In questo senso, quindi, la principale differenza sta nel tipo di formaggio che abbiamo deciso di acquistare e di riporre nel nostro frigorifero.
Secondo alcune stime recenti, pare proprio che gli italiani, in generale, siano dei buoni consumatori di formaggio.
Anzi, per dirla tutta, sembrerebbe che il Bel Paese occupi addirittura il quinto posto, a livello mondiale, in per quanto riguarda il consumo di questo alimento.
In particolare, si pensa che si consumino a testa più di 20 chilogrammi. D’altra parte, il formaggio non è un alimento che si può soltanto mangiare da solo.
Infatti, anche nella cucina nostrana, ci sono svariate ricette che ne prevedono l’utilizzo. Comunque sia, a livello di conservazione, ci sono delle specifiche differenze. In effetti, i formaggi a pasta molle si possono conservare fino a due settimane.
Poi, quelli freschi e quelli a pasta filata hanno una durata media di circa quattro giorni. Bisogna, però, tenere presente che, se non si conserva in maniera adeguata, ben presto potrebbe formarsi della muffa su questo alimento.
Il frigorifero, benché ci dia una grossa mano in tal senso, purtroppo, potrebbe produrre della condensa, e, di conseguenza, creare dell’eccessiva umidità.
Proprio quest’ultima, infatti, è la causa principale della formazione di muffa. Così, l’ambiente in cui riponiamo il formaggio deve essere il più possibile asciutto e fresco.
Nella fattispecie, i formaggi molli, se vengono contaminati dalla muffa, potrebbero causarci spiacevoli infezioni come, per esempio, la salmonella.
Nel caso, dunque, si utilizzino dei contenitori appositi, bisogna ricordarsi di non chiuderli in modo ermetico. Infatti, in questo modo uscirà l’acqua di condensa.
Se non avete un contenitore, però, ricordatevi che sarebbe meglio conservarli nella carta apposita del formaggio oppure nella carta da forno.