Avete mai sentito parlare dello Zelten? Si tratta di un dolce natalizio tipico del Trentino Alto Adige. Si tratta di una sorta di pane dolce con frutta secca, canditi, farina e uova. A differenza di altri preparazioni dolciarie natalizie come il Pandoro e il Panettone, questo dolce è praticamente sconosciuto al di fuori dei confini regionali, eppure ha una storia antichissima. Siete curiosi di saperne di più?
La vera storia dello Zelten, il pane dolce del Trentino
Non è Natale in Trentino senza lo Zelten sotto l’albero di Natale. Questo dolce ha un nome alquanto curioso. In effetti il nome deriva dal termine tedesco selten che tradotto letteralmente significa talvolta o raramente. La scelta del nome non è affatto casuale dal momento che veniva preparato solo in rare occasioni e non era disponibile in altri periodi dell’anno.
Lo Zelten è un dolce invernale appartenente alla famiglia dei pani dolci fatti in casa. Osservando gli ingredienti principali ben si comprende perché sia un tipico dolce di montagna preparato con la frutta secca che nelle valli era reperibile soprattutto nel periodo invernale.
La ricetta di questo dolce natalizio cambia leggermente da valle a valle e addirittura da famiglia a famiglia di una stessa valle, ma di fondo gli ingredienti principali sono sempre gli stessi: uova, farina, burro, zucchero, lievito e frutta secca (uva sultanina, mandorle, noci, pinoli e fichi secchi).
Non è sempre rotondo, ma può essere anche a forma di cuore, ovale, rettangolare o a stella. Solitamente la variante del Sudtirolo ha più frutta, mentre per quella altotesina si usa la farina di segale.
Il dolce di Santa Lucia
In origine, ovvero nel corso del Settecento, lo Zelten veniva preparato solo ed esclusivamente in occasione della Festa di Santa Lucia ovvero il 13 dicembre. Veniva però mangiato durante tutto il periodo delle festività natalizie fino a Capodanno.
Successivamente invece si cambiò giorno e la tradizione imponeva di preparare questo pane dolce in occasione di San Tommaso ovvero il 21 dicembre e mai prima.
Sin dalle origini quindi questo dolce univa sacro e profano. Secondo la credenza popolare, se le donne nubili pregavano durante la sua preparazione avrebbe trovato marito e si sarebbe sposate nel corso dell’anno solare seguente. Per sancire il rito, prima della cottura, veniva disegnata una croce sul dolce per avere la benedizione del Signore.
Dopo la preparazione nel giorno di San Tommaso, lo Zelten veniva conservato nella dispensa e non veniva mangiato fino al giorno di Natale il 25 dicembre (secondo altre credenze popolari fino al giorno dell’Epifania, il 6 gennaio).
Era consuetudine mangiare questo dolce al ritorno dalla Santa Messa nella notte di Natale. Solitamente veniva donato anche alle future nuore dalla suocera.