Andiamo alla scoperta dello Schorle, lo spritz tedesco, ideale per i mesi estivi: la storia e qualche curiosità sulla bevanda.
Lo Schorle può essere alcolico o non alcolico e si prepara con estrema facilità in soli due minuti: pertanto, rappresenta una delle bevande più versatili, da servire nei mesi estivi. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità su questo spritz dal sapore tedesco.
Definito il “Spritz” tedesco, lo Schorle è una bevanda tipica dell’Europa Centrale, molto amata nei Paesi di lingua tedesca tra i quali possiamo annoverare Germania, Svizzera, Austria e Liechtenstein.
Si realizza, nella pratica, unendo vino bianco o rosé con acqua frizzante o limonata in proporzioni che possono variare in base ai gusti del bevitore.
La versione più diffusa, ad ogni modo, è l’Apfelschorle, che è preparato combinando succo di mela ed acqua frizzante, spesso disponibile preconfezionata nei supermercati tedeschi.
Molte persone lo preferiscono alla birra o lo usano come rinfrescante per i bambini durante l’estate, motivo per cui l’Apfelschorle è particolarmente apprezzato. In Germania, è tradizione servire lo Schorle accompagnato da un brezel.
Lo Schorle, nei fatti, è simile allo spritz italiano, ed è diventato, nel corso del tempo, la base da cui derivano diverse versioni. La scelta del vino e le preferenze personali hanno una grande importanza per quel che concerne la preparazione di tali versioni alternative.
In alcune versioni, inoltre, vi è l’aggiunta di sciroppo di frutta o succo in modo da conferire alla bevanda un sapore più dolce e fruttato.
Le proporzioni classiche sono metà succo o vino e metà seltzer, ma le stesse, alla fine, possono variare – in modo notevole – a seconda della località; per esempio, a Kaiserslautern, lo Schorle è più vicino ad un vino diluito, visto che è composto da tre quarti di vino ed un quarto di acqua frizzante.
Non si sa, con precisione, quando è stato inventato lo Schorle, anche perché non esistono nemmeno fonti storiche tedesche che lo menzionino; ad ogni modo, in generale, si pensa che tale bevanda sia stata creata secoli fa per migliorare il sapore dei vini del posto, che erano meno graditi.
Il termine “Schorle” potrebbe derivare dal “schurmur“, termine persiano-turco che significa “confusione, tumulto“, concetto poi diffusosi anche in altre lingue europee.
Anche se vi è incertezza sulla comparsa di tale bevanda, ciò che possiamo affermare – con certezza – è che lo Schorle rappresenta un’ottima opzione, soprattutto in estate, qualora si ha voglia di una bevanda rinfrescante, leggera e deliziosa.
Per prepararla, abbiamo bisogno di 10 cl di vino bianco o rosé, 10 cl di acqua frizzante, da mescolare. Aggiungiamo, se vogliamo, un succo di frutta, una fetta di limone e del ghiaccio.