Avete mai assaggiato i mitici scagliozzi? Detti anche scoppette o scagliuzielli, questi saporitissimi triangoli di polenta fritti sono davvero irresistibili. Uno tira l’altro. Solitamente vengono mangiati insieme ad altre specialità (panzarotti, zeppoline, arancini e mozzarella in carrozza) nel celebre cuoppo fritto di terra. Questo gustoso street food partenopeo è diffuso anche in Puglia (specialmente a Foggia). Ma perché si chiamano scagliozzi e qual è la loro storia? Scopriamolo insieme.
Si definiscono scagliozzi dei gustosi pezzettini di polenta fritta aventi la forma di triangolo o più raramente di rettangolo. Vengono fritti in abbondante olio bollenti e gustati quando sono ancora caldi e fumanti, da solo o accompagnati da altre sfizioserie fritte come panzarotti, zeppoline, arancini, frittatine di pasta e mozzarella in carrozza.
Pur essendo la polenta un prodotto tipico del Nord Italia, gli scagliuzielli sono una specialità del Meridione. Foggia si vanta di aver dato i natali a questo piatto che in realtà è famoso in tutta la Puglia, in Campania e anche in Sicilia.
In Puglia, a Foggia e a Bari, ci sono locali interamente dedicati a questo magnifico streetfood o in ogni caso si trova in qualsiasi friggitoria. In terra pugliese gli scagliozzi sono fatti con farina di mais, come vuole la ricetta originale della tradizione. A Napoli vengono venduti nel tipico cuoppo di terra nelle friggitorie o nei format chiamati “cuopperie”.
Il nome scagliozzo è un derivato della parola scaglia che significa pezzo tagliato in maniera irregolare e grossolana. Non a caso la polenta viene cucinata e poi lasciata seccare finché perde gran parte della sua umidità così viene fatta fritta e tagliata a triangoli o rettangoli.
C’è anche da sottolineare come nel Meridione d’Italia il termine scagliozza significa anche moneta. Si tratta in questo caso di un riferimento al colore dorato di questo street food.
Per realizzare gli scagliuzielli occorre la polenta istantanea o taragna, pecorino romano, sale grosso, olio di girasole o di arachidi, acqua e pepe nero. Dopo aver preparato la polenta in abbondante acqua con aggiunta di sale grosso e pecorino romano. Una volta cucinata, la polenta va adagiata in un ruoto rettangolo e lasciata riposare per diverse ore. Ricordate di dare circa 2 cm di spessore. Una volta trascorso il tempo richiesto, bisogna tagliare la polenta in tanti triangolini e friggere in abbondante olio bollente.
Aggiustate di sale prima di gustare i vostri scagliuzielli dorati e croccanti. Una vera e propria prelibatezza da preparare per un aperitivo o per un antipasto all’italiana o per fare un cuoppo di frittura mista.