Oggi vi portiamo alla scoperta di un importante sito archeologico in provincia di Latina: il Satricum. Se siete amanti della storia antica e volete programmare il vostro prossimo viaggio nel Circeo, senza dubbio vi consigliamo questa poco nota destinazione. Se volete conoscere la storia di questo sito, non vi resta che continuare la lettura.
Visitare il Satricum
Siamo al confine tra Latina ed Aprilia, nel borgo di Le Ferriere. Proprio qui si trova il sito archeologico di cui vogliamo raccontarvi oggi la storia. Prima di visitare il sito è bene sapere che non è sempre aperto, ma è visitabile solo in occasioni speciali come visite guidate organizzate e percorsi di archeo enogastronomia. Se volete saperne di più, basta consultare il sito dell’azienda vitivinicola “Casale del Giglio” per scoprire le varie tipologie di visite guidate.
L’azienda, infatti, da tempo, oltre alla produzione del vino (tra cui il celebre Satrico), si occupa anche degli scavi archeologici di Satricum, in collaborazione con la Soprintendenza e con il Prof. Francesco Di Maio, responsabile dell’area. Dal lavoro in sinergia è stato possibile individuare la Via Sacra e giungere al ritrovamento importante di un calice fatto in ceramica ed usato per bere vino risalente al V sec.a.C.
Storia degli scavi di Satricum
Gli scavi di questa area archeologica iniziarono il 1896 subito dopo che Hector Graillot scoprì i resti del Tempio Mater Matuta. Gli scavi continuarono ininterrottamente per due anni, durante i quali furono riportati alla luce numerosi reperti archeologici oggi custoditi al Museo di Villa Giulia nella capitale romana.
Dal 1898 al 1910 gli scavi del sito furono interrotti. Nel 1975 gli scavi furono affidati all’Università Olandese di Roma. Gli archeologi in questo trentennio hanno avuto brillanti risultati portando alla luce il Lapis Satricanus, una pietra che reca un’antica iscrizione in lingua latina databile al 500 a.C.
Dal 1990 gli scavi sono seguiti dall’Università di Amsterdam.
Cosa vedere a Satricum
Senza dubbio il vero fulcro d’interesse del Satricum è il Tempio Mater Matuta.
Gli studi dei ricercatori hanno constatato che le prime tracce di vita collettiva religiosa e culturale in questo sito risalgono al VIII sec.a.C. (epoca a cui risale una sorta di capanna di culto di cui sono state rinvenute le tracce).
Nel punto esatto della capanna nel 625 fu costruito un sacello in pietra (quello che gli studiosi chiamato Tempio Zero).
Nel 540 al posto del sacello fu eretto un importante Tempio (chiamato dagli archeologi Tempio I).
Successivamente sui resti di questo tempio andato distrutto fu eretto un altro tempio ancora più grande e imponente (denominato Tempio II).
Per quanto riguarda invece il primo insediamento abitativo sono stati rinvenuti i resti di quattordici capanne risalenti al IX sec.a.C. Solo a partire dal IV sec.a.C. le abitazioni furono costruite in pietre su questa collina.
Necropoli di Satricum
Oltre ai templi e ai resti di abitazioni arcaiche, a Satricum sono state individuate anche tombe ricche di suppellettili e ceramiche. Gli scavi della prima necropoli con una decina di tombe furono iniziati nell’Ottocento. Una seconda necropoli con 200 tombe a fossa fu portata alla luce nel 1981.