Da diversi anni in Italia si ha un fiorire di leggende sul grano o farina di Kamut, un prodotto con interessanti proprietà , ma su cui sono circolate informazioni non sempre precise. Facciamo un po’ di chiarezza sulle leggenda e le certezze del Kamut.
Kamut non è il nome di un cereale
Kamut altro non è che un marchio registrato con cui viene distribuito il grano dell’ azienda americana creata dall’agronomo Bob Quinn che si interess negli anni Settanta di questo cereale originario di Egitto e Mesopotamia.
Non si tratta dunque del nome del cereale che, per la precisione, un frumento orientale appartenente alla famiglia delle graminacee, sottospecie Triticum turgidum ssp. turanicum, chiamato più comunemente grano rosso o Khorasan (dal nome di una zona dell Iran in cui viene coltivato fin dalla antichità).
Il Kamut non si coltiva in Medio Oriente
Il Khorasan può essere coltivato ovunque e da chiunque, ma può avere il marchio Kamut solo se coltivato secondo particolari metodi di produzione biologici approvati da un consorzio a cui fa capo l’azienda di Quinn (la Kamut International), esclusivamente in zone ben definite di Montana e Canada.
Il Kamut non è adatto ai celiaci
Fra le informazioni erronee che potreste aver sentito c’è quella che è adatto ai celiaci. In realtà , essendo un grano, contiene glutine e quindi non è indicato per chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine.
Le proprietà del Kamut (o meglio del Khorasan)
Questo grano vanta una composizione nutrizionale molto interessante, dal momento che contiene più sali minerali, proteine e vitamine rispetto al grano comune. Appartenendo a una varietà antica non ibridata, risulta essere maggiormente digeribile e meglio tollerato, oltre ad aver preservato con il passare del tempo le sue caratteristiche nutritive originarie. Particolarmente resistente, si presta ad essere coltivato seguendo metodi biologici. Grazie alla presenza di zinco, magnesio, polifenoli, acidi grassi e vitamina E, gli si attribuiscono effetti antiossidanti. L’ alta presenza di proteine lo rende adatto alla cottura e a essere trasformato in farina con cui fare pane, pasta e prodotti da forno.