Oggi vi portiamo alla scoperta di San Benedetto del Tronto sulla costa marchigiana. Questa bellissima città è ideale per una gita fuori porta, all’insegna dell’arte, della tranquillità e del relax. Tra chiese e musei, passeggiate sul lungomare e tramonti da ammirare: ecco cosa fare a San Benedetto del Tronto.
La prima tappa del tour di San Benedetto del Tronto non può che essere la Cattedrale di Santa Maria della Marina, il più importante edificio di carattere sacro nonché il primo costruito fuori le mura del borgo antico. Fu consacrata e aperta ai fedeli agli inizi del Novecento. L’abside è particolarmente bella e fu affrescata dal frate Ugolino da Belluno. La chiesa si può visitare gratuitamente tutti i giorni dalle ore 6:30 alle ore 20:00.
Il nostro tour prosegue con la visita ad un altro edificio religioso, la Chiesa di San Giuseppe, la cui costruzione risale alla fine dell’Ottocento. Si tratta di un grande esempio di architettura neoclassica.
La principale attrazione però di San Benedetto del Tronto è sicuramente il suo famoso lungomare, polo turistico di spicco. Fu progettato negli anni Trenta del secolo scorso diventando subito uno dei più famosi e bei lungomari d’Italia. Lungo sei chilometri, è caratterizzato da giardini ben curati, campi da tennis e di golf, tante panchine e spazi dove poter sostare e rilassarsi, ascoltando solo il rumore del mare.
Nelle vicinanze del lungomare ci sono due delle attrazioni turistiche più amate e fotografate dai turisti: la scultura di Ugo Nespolo che reca la scritta Lavorare, lavorare, lavorare, io preferisco il rumore del mare.
La quarta tappa del nostro tour cittadino è il Torrione dei Gualtieri, il cosiddetto Mastio della Rocca. Ha un’altezza di 20 metri circa e prende il nome dalla famiglia Gualtieri che la fece costruire a scopo difensivo più che come simbolo di prestigio come accadeva in altre città dell’Italia Settentrionale nella medesima epoca. Non si paga alcun ticket per visitare il Torrione.
La quinta tappa è la Monumento del Pescatore, opera di Cleto Capponi. L’artista ha raffigurato un pescatore in una posa insolita, non nell’atto di tirare le reti oppure guidare una barca, bensì nell’atto di soffiare a gran fiato una tromba. Questo gesto veniva fatto per avvisare in caso di nebbia di imminente pericolo i marinai, ma in particolare chi era al timone della barca.
Uno dei simboli indiscussi di San Benedetto del Tronto è il Faro, in funzione dalla metà degli anni ‘50 del secolo scorso. Ha un’altezza di oltre 50 metri e grazie ad una scala a chiocciola situata al suo interno è possibile arrivare fino in cima ed ammirare il più bel panorama della città. Consigliamo la visita al tramonto.