Noi italiani siamo soliti nel consumare grossi quantitativi di pasta. Non ne possiamo fare a meno. La pasta made in Italy è molto apprezzata nelle cucine internazionali. Non tutti però la cucinano perfettamente. Qual è il momento giusto per mettere il sale nell’acqua? Gli esperti rivelano il loro segreto.
La pasta italiana è una garanzia in fatto di bontà. Siamo tra i primi consumatori al mondo ad offrire un prodotto qualitativamente ottimo. Su più di 10 milioni di tonnellate di produzione mondiale, un terzo è fatto nel nostro paese. Facendo due calcoli quindi, almeno 1 piatto in tavola al giorno dell’intera popolazione terrestre è un made in Italy. Facendo un calcolo più ristretto, restando in Europa, 7 consumatori su 10 mangiano pasta italiana.
Pasta: quando si aggiunge il sale nell’acqua?
Negli ultimi dieci anni i programmi in TV che trattano di cucina, sono aumentati a dismisura. In alcuni ci si sfida alla ricetta migliore: la competizione è alla base di diversi programmi a sfondo gastronomico. Non solo professionisti, ognuno si cimenta con i propri mezzi e le proprie competenze.
Tra quelli più seguiti sicuramente ci sono quelli in cui gli sfidanti, giudicati da chef nazionali, si mettono alla prova nella cottura e preparazione della pasta. Ognuno ha il suo segreto: in cucina ce ne sono tanti, soprattutto quelli tramandati dalle nostre nonne.
Anche per il sale ci sono varie preferenze e teorie. Prima veniva utilizzato soprattutto per la conservazione di alcuni alimenti, e ancora oggi è molto efficace in questo senso. Il sale influenza notevolmente l’acqua di cottura. Può condizionare il tempo di cottura della pasta, sacrosanto per noi italiani che non amiamo per niente la pasta scotta.
C’è chi la preferisce al dente, chi più molle c’è addirittura chi predilige quella a vapore. Ma tutte queste tipologie rispettano una legge comune: quella riguardo i tempi del sale nell’acqua di cottura. Quando va aggiunto?
Il momento giusto per salare l’acqua
Come abbiamo detto prima, non tutti saliamo l’acqua nello stesso tempo: c’è chi lo fa prima dell’ebollizione, chi durante la cottura, e qualcuno anche quando la pasta è quasi pronta. Ma in pochi sanno che se non viene aggiunto nel momento giusto può influenzare negativamente la cottura della pasta.
Ci sono persone che seguono i consigli che alcune aziende riportano sulle confezioni, ovvero quello di aggiungere per ogni 100 grammi di pasta, un litro di acqua e 10 grammi di sale.
Ma c’è anche un altro fattore che determina la cottura: la tipologia di sale che su usa. del sale, Anche questo fattore può cambiare sia la cottura che il momento giusto per aggiungerlo.
Per determinati alimenti diversi dalla pasta, il sale è preferibile addirittura aggiungerlo prima come per la carne. Infatti, gli argentini – grandi consumatori di carne – sono dei veri e propri maestri del barbecue: infatti aggiungo il sale e diversi tipi di spezie per dar più sapore, ma anche per evitare l’aggiunta durante la cottura e far perdere tutte le sostanze nutritive.
Per la pasta invece il discorso è totalmente diverso, anche per non rallentare i tempi di cottura: il sale dovrebbe essere aggiunto all’acqua solo quando si inizia a vedere che sta bollendo.
Questo metodo consigliato, è anche molto utile, perché se si dovesse aggiungere del sale in più, si può rimediare aggiungendo altra acqua, della stessa gradazione però: in questo modo non si blocca l’ebollizione.