Andiamo alla scoperta della storia e di qualche curiosità sul salame ungherese, salume tipico di questa nazione europea.
Tra i vari salumi che spesso portiamo a tavola c’è, sicuramente, il salame ungherese, un prodotto che funge da risultato delle contaminazioni delle diverse cucine europee e che ha un forte legame anche – e soprattutto – con l’Italia. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità su questo salume magiaro.
Tra le specialità gastronomiche della cucina magiara, possiamo sicuramente annoverare il salame ungherese, conosciuto anche in Italia, è spesso servito in tavola e mangiato col pane. In Ungheria un tale salame viene denominato Telis szalami, ossia “salame d’inverno“, in quanto, un tempo, lo si produceva solo ne mesi freddi, per via delle condizioni climatiche utili al processo di stagionatura.
Anche In Italia viene prodotto questo salume, anche se differisce dalla versione ungherese sotto diversi aspetti, in primis per il sapore che è più morbido, anche se sono presenti delle note di paprika, spezia molto utilizzata nella cucina ungherese.
Ci sono, inoltre, anche delle differenze con il salame Milano, che, in sostanza, ha un sapore più affumicato proprio come quello ungherese, anche se il gusto è più dolce e delicato rispetto a quest’ultimo.
Secondo quanto apprendiamo da diverse fonti storiche, pare che il salame in Ungheria fu introdotto da un italiano e poi, nel corso del tempo, divenne un prodotto tipico magiaro.
Ciò avvenne – però – in un particolare periodo storico in cui si ha l’Ungheria che il Friuli facevano parte dell’impero austro-ungarico.
Pare che nell’Ottocento, dunque, zio Giovanni di Budoia, comune del Friuli, era un lavoratore friulano che si trasferì a Budapest per iniziare a lavorare come muratore stagionale.
Al fine di nutrirsi, portò con sé diverse tipologie di salame che erano prodotti in Friuli. Gli altri lavoratori che condividevano la pausa pranzo con lui incominciarono ad interessarsi a tale insaccati soprattutto gli ungheresi che mostrano particolare attenzione a questa novità.
In seguito, dunque, la famiglia Dozzi, anch’essa friulana, decise di fondare nella capitale dell’Ungheria odierna una azienda di produzione di salame, aprendo – in seguito – diversi stabilimenti sul territorio, nonché a Vienna.
Da quel momento in poi anche gli ungheresi iniziarono a produrre salame, come è avvenuto nel caso dell’azienda ungherese Pick, da cui spesso il salame prende il nome in patria.
Di solito, il salame ungherese è servito dopo essere stato tagliato in fette sottili e può essere portato in tavola sia come antipasto o come secondo piatto, inoltre può essere anche inserito in un panino croccante ed utilizzato come spuntino. Infine, può essere anche abbinato a formaggi freschi e servito in un tagliere di salumi misti.