Andiamo alla scoperta del salame Milano o Crespone: la storia e qualche curiosità sul salume della città meneghina.
Tra i salumi più apprezzati al mondo, c’è sicuramente il salame Milano, detto anche Crespone. In molti lo apprezzano, grazie al taglio fine delle fette e al sapore dolce che si abbina, alla perfezione, a una buona fetta di pane fresco. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità sul salume meneghino.
Salame Milano, la storia e qualche curiosità sul salume lombardo
Il salame milanese, detto anche Crespone, è uno dei più amati in Italia e, in generale, del mondo: pensate che in Italia solamente ci sono oltre 100 tipologie di salami, ognuno caratterizzato da un proprio sapore e da una preparazione specifica.
Tale tipologia di salame è caratterizzata da un sapore dolce e da una grana fine, nonché da una forma allungata, nella quale vi sono sia parti magre che grasse, ripartite allo stesso modo. Il budello con il quale è insaccato è definito “crespone“, da qui, per l’appunto, deriva il suo secondo nome.
La storia di questo prodotto è molto antica: pensate che è stato realizzato, per la prima volta, un secolo fa in Lombardia, anche se non collegato alla città meneghina, come potrebbe far pensare il nome.
Il collegamento con il comune di Rho
La produzione di salame Milano è legata al comune di Rho e, in particolare, al banchetto di nozze tra Camilla d’Aragona e Costanzo Sforza. In questo territorio, infatti, Giovanni Citterio aprì la propria salumeria nel 1978. Proprio in tale locale che l’uomo strutturò la prima interpretazione del salume che era prodotto tra il lodigiano e il milanese.
L’imprenditore, infatti, mandava poi il salume prodotto oltreoceano agli italiani emigrati in America: furono proprio questi, poi, a chiamare il salame con l’appellativo di “Milano“, termine che, nei fatti, ricordava le origini geografiche del prodotto stesso.
Il macellaio di Rho, ad ogni modo, è vero ulteriore idea e, pertanto, decise di rendere continua la produzione del salame che, in precedenza, era prodotto su base stagionale.pertanto dunque il salame fu disponibile tutto l’anno e, da quel momento in poi, il volume di affari aumentò notevolmente.
La produzione di salame milanese, infine, dopo la Seconda Guerra Mondiale iniziò ad essere più continuativa anche per il mercato italiano, oltre per quello americano: ad ogni modo, dunque, si tratta di un prodotto di qualità che, ancora oggi, dopo tanto tempo, è amato in tutti i Paesi del mondo.
Infine, al giorno d’oggi, il salame Milano è legato al marchio Citterio che, dall’800, ha dato particolare attenzione e lustro a tale salume che, nei fatti, a livello estetico, ricorda un po’ quello ungherese che, come quello milanese, ha una forma allungata.