Nelle diete, una deliziosa alternativa per gustare la pasta con meno calorie, offre un maggior contenuto di fibre e proteine.
Tuttavia si riesce a mantenere comunque tutto il gusto e la soddisfazione di un buon piatto di pasta.
Vi siete mai chiesti quale pasta ha meno calorie? O quale pasta vi fa mettere su meno chili? Anche se ci sono molti tipi di pasta diversi dalla classica, la risposta non è facile.
È essenziale conoscere quali tipi di pasta abbiano un minor contenuto calorico per coloro che desiderano mantenere la linea. Tuttavia, è importante ricordare che la conta delle calorie non è l’unico fattore da considerare se il nostro obiettivo è perdere peso.
Questo concetto diventa evidente quando si confrontano due dei tipi di pasta più comuni: la pasta tradizionale di grano duro e quella integrale. Nonostante abbiano approssimativamente lo stesso contenuto calorico, il loro impatto sulla nostra dieta può essere differente.
Un altro elemento da considerare è che ogni marca di pasta ha la propria ricetta specifica. Pertanto, i valori indicati di seguito dovrebbero essere considerati come una stima approssimativa, mentre è consigliabile fare riferimento preciso alle informazioni nutrizionali riportate su ogni confezione.
La pasta integrale viene prodotta utilizzando la semola integrale di grano duro, seguendo un processo molto simile a quello della pasta tradizionale. La pasta integrale è spesso inclusa nelle diete salutari e può essere arricchita con vitamine e sali minerali.
La presenza di vitamine e sali minerali può essere misurata attraverso un valore specifico chiamato “ceneri”, che risulta significativamente più elevato nella pasta integrale rispetto a quella tradizionale. Questo dato rivela anche un’altra differenza importante: la quantità di fibra, che è nettamente maggiore nelle paste integrali.
Dal punto di vista tecnico, la pasta di grano duro può essere prodotta utilizzando semola o semolato, aggiungendo acqua e sale. Esistono delle rigorose regole disciplinari che regolamentano la sua produzione, quindi non ci sono grandi variazioni nei valori nutrizionali tra i diversi marchi.
Facciamo riferimento a una media di circa 360 calorie ogni 100 grammi di pasta, a condizione che non siano utilizzati ingredienti speciali come: uova o ripieni per formati come i ravioli. È importante sottolineare che non si tratta, come molte persone possono pensare, della pasta con il minor contenuto calorico.
Oltre al sugo utilizzato per condire la pasta, un fattore che incide significativamente sul contenuto calorico di un piatto è la cottura stessa della pasta.
Per coloro che sono attenti alla linea, è importante considerare la velocità con cui i carboidrati presenti nella pasta vengono assimilati dal nostro organismo. Una cottura al dente, in cui la pasta rimane leggermente soda, rende più difficile per il nostro corpo assorbire rapidamente i nutrienti.
La pasta integrale contiene circa 320 calorie, leggermente meno rispetto alla pasta tradizionale, ma ciò non è l’aspetto più interessante per coloro che seguono una dieta.
Nonostante sia ufficialmente considerata la pasta con il minor contenuto calorico, il vero vantaggio della pasta integrale risiede nel suo indice glicemico più basso.
In altre parole, i carboidrati presenti nella pasta integrale vengono rilasciati in modo molto più graduale nell’organismo.
Con l’aumento della popolarità della cucina asiatica, la pasta di soia è diventata sempre più comune anche in occidente. Dal punto di vista nutrizionale, questa pasta è relativamente simile a quella tradizionale, con circa 330 calorie per 100 grammi di prodotto, principalmente derivanti dai carboidrati che rappresentano il 30% del peso della pasta.
La pasta di soia presenta una modesta quantità di grassi, ma è notevolmente ricca di proteine, il che la rende interessante per coloro che seguono una dieta iperproteica. Inoltre, contiene una buona quantità di sali minerali. Tuttavia, dal punto di vista nutrizionale, non si discosta molto dalla pasta convenzionale.
La pasta di riso è diventata molto popolare come alternativa alla pasta tradizionale. Originariamente pensata per coloro che seguono una dieta senza glutine, si è diffusa anche tra coloro che non hanno particolari restrizioni alimentari.
Spesso si crede che la pasta di riso sia un alimento ipocalorico, ma in realtà non è del tutto vero: dal punto di vista del conteggio delle calorie, si posiziona tra la pasta integrale e quella tradizionale, con una media di circa 340 calorie.
Anche se non è la pasta con meno calorie, ciò che rende la pasta di riso un’alleata della dieta è la sua capacità di saziare più rapidamente rispetto ad altre varianti. Questo avviene perché il riso ha una maggiore capacità di assorbire acqua rispetto al grano, rendendo il prodotto cotto meno calorico per volume.
Tra le recenti novità nel mondo della pasta, quella a base di legumi ha suscitato un grande interesse. Rispetto alle altre varietà menzionate, la pasta di legumi presenta un profilo nutrizionale molto diverso: è ricca del 20% di proteine, il 50% di carboidrati e contiene molte fibre.
Nonostante abbia meno carboidrati rispetto alla pasta di semola tradizionale o integrale, l’apporto calorico è praticamente lo stesso: 350 calorie per 100 grammi di prodotto.
Per una dieta a basso contenuto calorico, è consigliabile consumare circa 65-70 grammi di pasta di legumi, la quale ha la capacità di saziare maggiormente rispetto alla pasta di grano duro a cui siamo abituati.
Questa caratteristica si riflette anche nell’indice glicemico, che, simile alla pasta integrale, risulta più basso e controllato, rendendo la pasta di legumi un alleato per la dieta nonostante non sia la pasta con meno calorie.