Il peperoncino è una spezia molto diffusa e ne esistono numerosi tipi. Ecco qual è la varietà più piccante.
Il peperoncino è una delle spezie più utilizzate nella gastronomia mediterranea. Ce ne sono di diversi tipi, ma ce n’è uno che è molto più piccante di altri.
La cucina italiana è sicuramente una delle più buone e ricche del mondo. In effetti, gli chef utilizzano svariati ingredienti di qualità, spesso tipici di alcune zone territoriali che rendono i piatti unici.
Le pietanze del Bel Paese, quindi, sono famose anche per la loro semplicità, per essere equilibrate e armoniose.
Inoltre, per insaporire un piatto, in genere, si usano anche varie tipologie di erbe aromatiche e di spezie.
Per fare solo qualche esempio, quindi, potremmo menzionare il basilico, il rosmarino, il timo, la cannella, il pepe e il peperoncino.
Naturalmente, poi, esistono tanti altri condimenti che regalano un sapore particolare alle nostre vivande che serviamo in tavola per i nostri amici o parenti.
Nella fattispecie, il peperoncino ha quella proverbiale piccantezza che rende di certo molti cibi sfiziosi e molto saporiti.
E, peraltro, è possibile utilizzarlo per la preparazione di svariate ricette di carne, pasta, pesce, e, persino per quelle di certi dolciumi.
Anche se, come si accennava in precedenza, nonostante sia molto presente all’interno della cucina mediterranea, in realtà la suddetta spezia è originaria del sud America.
Inoltre, anche se spesso se ne parla al singolare, per essere precisi, esistono numerose varietà di peperoncino, caratterizzate da differenti sapori, forme e dimensioni.
A variare, peraltro, è anche il grado di piccantezza che cambia a seconda della quantità di capsaicina contenuta all’interno del frutto in questione.
E, per misurarla, per l’appunto, si prende in considerazione la scala di Scoville. La sostanza denominata capsaicina, per di più, stando agli studi effettuati, avrebbe persino delle proprietà interessanti.
Si è scoperto, infatti, che il peperoncino può far bene alla nostra salute, poiché contiene la vitamina A e la vitamina C, è in grado di limitare il rischio di alcuni disturbi cardiovascolari ed è antiossidante.
Insomma, a questo punto, si capisce che impreziosire i nostri piatti con questa spezia può anche dare dei benefici al nostro corpo.
Certo, bisogna, però, sottolineare che non è particolarmente indicato per tutti coloro che soffrono di problematiche digestive, come, per esempio il reflusso. In questo caso, quindi, è bene usarlo con molta cautela.
Fatto sta che, come abbiamo riportato poc’anzi, non esiste soltanto un tipo di peperoncino, anzi, al contrario, finora, è stato stimato che ci sarebbero addirittura più di 3 mila varietà.
Infatti, si parte dalle tipologie più dolci fino ad arrivare a quelle molto piccanti. Al momento, quindi, il peperoncino dal sapore meno intenso è considerato il pallottola.
Quest’ultimo, per l’esattezza, è originario dello stato messicano Yucatán, ha una forma tonda e allungata, è di colore bianco, e, in genere, si preferisce per l’essiccazione.
Ma, nel caso abbiate dei palati davvero coraggiosi, c’è un tipo di peperoncino che è, invece, davvero molto piccante, anzi quello dal sapore più intenso di tutti.
Ci stiamo riferendo, quindi, al Carolina reaper, caratterizzato da un colore rosso vivace e acceso.
Stando agli esperti, apporta anche diversi benefici al nostro corpo. Per esempio, quindi, favorisce la digestione, previene malattie cardiache e può anche ridurre l’emicrania.