Estate, periodo di sagre. Occasione per celebrare piatti tipici e tradizioni antiche. Si tratta di iniziative che rappresentano il perfetto equilibrio tra cultura culinaria e storia di piccoli borghi che si vestono a festa in occasione della ricorrenza. Danno la possibilità di riscoprire sapori, da qualcuno dimenticati, ma anche la possibilità di conoscere il territorio, a molti sconosciuto.
Manca davvero poco al ritorno di una simpatica, quanto tipica, ricorrenza che farà tornare ad accendere i riflettori su Orvinio, un piccolo borgo in provincia di Rieti, arroccato tra i monti Lucretini e che sorge intorno al suo imponente castello Malvezzi e che è stato riconosciuto tra i più belli d’Italia, per i suoi vicoli medievali che si aprono su un panorama mozzafiato. Proprio nel piccolo comune reatino il 6 luglio prossimo torna un appuntamento che, come sempre, richiamerà turisti e visitatori da ogni dove: la Sagra dei Cecamariti.
Una pasta tipica solo in due paesi del Lazio
Una rassegna gastronomica che presenterà una pasta che è tipica solo di due paesi del Lazio: Orvinio e Rocca Canterano. Una festa del gusto che si annuncia ricca di sorprese con musica dal vivo e stand di prodotti artigianali che contribuiranno a creare l’atmosfera di allegria, favorendo la socializzazione.
Evento organizzato nel dettaglio, come sempre, dalla Pro Loco della cittadina la quale oltre a un menù invitante che propone oltre ai Cecamariti che verranno proposti come da tradizione con il sughetto tipico, offrirà anche: salsiccia, patatine fritte e vino.
Quali sono gli ingredienti dei Cecamariti
Ma i veri protagonisti della serata, che prenderà il via alle 19.30, saranno i ‘Cecamariti’, un tipo di pasta lunga che viene realizzata grazie all’unione di acqua, farina di grano e farina di mais che dovrebbe esser servita con un sughetto di pomodoro, aglio e peperoncino, ma per accontentare tutti i palati – anche quelli che non gradiscono il peperoncino – per l’occasione verrà condita con un sugo semplice al pomodoro e basilico.
A parte il procedimento di preparazione che, nel dettaglio, resterà un segreto di Orvinio e dei suoi abitanti, il nome attribuito a questo primo piatto ha una storia accattivante ed estremamente simpatica, sempre se fosse basata solo su dicerie e non su realtà. Vediamo come mai…
Come nasce il nome: ‘Cecamariti’?
Il termine ‘Cecamariti’ nasce dalla volontà delle donne di ‘accecare’ i consorti con la preparazione veloce di un piatto gustoso che mettendo a tacere il marito evitavano di incorrere nell’ira del marito. Si tratterebbe, infatti, di una pietanza sbrigativa che le donne adultere preparavano per raggirare i coniugi che, una volta che si trovavano di fronte al succulento piatto di pasta pensavano che le loro mogli avessero trascorso l’intera giornata a cucinare e non impegnate in altre attività…