Una delle piante più acquistate e utilizzate in cucina è il rosmarino. Essa è una pianta aromatica, ma può essere anche ornamentale. Scopriamo quali sono le tecniche di potatura del rosmarino per farlo vivere al meglio.
Il rosmarino
A differenza di altre piante aromatiche, il rosmarino si può mantenere in modi differenti. Se piante come il basilico e la menta hanno piccoli rametti che in inverno si seccano, per quanto riguarda il rosmarino le cose sono totalmente differenti. Chiunque ha acquistato una pianta di rosmarino saprà che non necessita di particolare cura, ma si sviluppa in modo abbondante e con estrema velocità.
Che si coltivi in vaso o in giardino, la pianta si presenterà ricca di piccoli rametti all’inizio e piena di foglie sottili e a punta. Dopo qualche tempo però le cose iniziano a cambiare e nella parte centrale della pianta si creerà un vero e proprio tronco.
Questa peculiarità rende il rosmarino estremamente versatile come elemento decorativo in casa e in giardino, ma anche molto resistente. In passato abbiamo visto tecniche che ci permettono di avere una pianata in salute e rigogliosa, oggi invece ci soffermeremo sulla potatura. Le tecniche di potatura di questa pianta possono infatti essere ai fini decorativi, ma soprattutto per far si che la pianta possa vivere nel miglior modo possibile.
Con la pianta di rosmarino potremmo ottenere un cespuglio, un alberello, una siepe questo in base alla tecnica di potatura che andremo a scegliere. Ognuna d’essa comunque dovrebbe sempre essere messa in atto in periodi dell’anno in cui non si hanno temperature estreme, ne caldo ne freddo, quindi i periodi ideali sono inizio autunno e inizio primavera. Ma andiamo nel dettaglio e scopriamo come poter attuare le varie tecniche di potatura di questa pianta.
Tecniche di potatura del rosmarino
Iniziamo subito con il dire che a prescindere dalla potatura che sceglieremo di mettere in atto gli strumenti che ci serviranno sono semplicissimo ovvero, un paio di forbici o di cesoie piccole. Se cureremo regolarmente la nostra pianta questi strumenti saranno sufficienti, se invece la trascureremo i rami diventeranno spessi e duri e quindi avremo bisogno di cesoie un po’ più resistenti.
Comunque a prescindere da questa piccola precisazione mantenere il rosmarino in salute e semplice, quindi iniziamo subito a capire le linee guida generali della potatura.
Che sia più o meno giovane l’aspetto basilare da tener conto nella potatura è la rimozione dei rami secchi. Questo è fondamentale per far si che la pianta possa essere più profumata e produttiva. Questo è il principio base di ogni potatura, ma se volessimo dare al nostro rosmarino una forma particolare come dovremmo comportarci? Vediamo insieme almeno 3 tecniche differenti: cespuglio, siepe e alberello.
- Potatura a cespuglio: per ottenere questo tipo di forma è necessario dopo aver eliminato i rami secchi, tagliare la pianta in modo da dargli una forma tondeggiante, quindi nella parte superiore e se necessita un po’ ai lati. Ovviamente all’inizio non otterremo subito il cespuglio perfetto, ma nell’arco di un annetto potremmo gia ottenere un risultato molto bello da vedere;
- Potatura a siepe: in questo caso non andremo a tagliare la parte superiore, perché appunto l’obbiettivo è quello di avere una pianta alta. Quindi armiamoci di cesoie a punta lunga e tagliamo esclusivamente i lati. Importante è comunque tagliare i rami secchi al centro in modo tale da far penetrare la luce e garantire la crescita ottimale;
- Potatura ad alberello: questa tecnica è sicuramente quella che richiederà più tempo per la riuscita finale. In questo caso sin da giovane, dovremmo scegliere un rametto, che diverrà quello principale. A questo punto taglieremo solo la parte sottostante tutta intorno al rametto. Nella parte superiore invece ci limiteremo a eliminare i rami secchi. Man mano che la pianta crescerà il tronco diverrà sempre più robusto. Quindi continueremo a pulirlo lasciando crescere la parte superiore.
Scegliete quindi la tecnica che preferite e curate al meglio la vostra pianta di rosmarino.