Mozzarella ritirata dal commercio a causa di un rischio microbiologico legato alla data di scadenza errata, presente sulla confezione: il marchio interessato.
Il Ministero della Salute ha emesso un comunicato molto importante che riguarda il ritiro di un lotto di mozzarella dal mercato a causa di un potenziale rischio microbiologico dovuto a un’errata indicazione della data di scadenza. L’avviso, pubblicato nella sezione del sito dedicata ai richiami alimentari, fa riferimento ad un prodotto distribuito nei supermercati LIDL. La mozzarella in questione, venduta in confezioni da 125 grammi sotto il marchio Merivio (lotto LN4050C), presenta date di scadenza sbagliate sulla confezione, che – nei fatti – generano confusione tra i consumatori. Scopriamo, dunque, cosa fare se abbiamo acquistato questo tipo di mozzarella.
Mozzarella ritirata dal commercio: il comunicato del Ministero della Salute
Il Ministero della Salute ha emesso un comunicato, nel quale ha richiamato un latticino, ritirandolo dal commercio. Si tratta della mozzarella a marchio Merivio, che si può acquista presso i supermercati LIDL. Tale lotto è stato prodotto da Granarolo Spa per LIDL, nello stabilimento di Usmate Velate.
La mozzarella ritirata dal commercio, dunque, presentava date di scadenza sbagliate: nello specifico, erano segnalate come 15/03/2023 e 15/03/2025 invece di riportare la data corretta, ossia 15/03/2024.
Tale situazione, nei fatti, ha portato il Ministero ad intervenire, anche se in via precauzionale, attraverso l’ausilio delle autorità sanitarie.
Cosa bisogna fare se abbiamo acquistato tale mozzarella
Il Ministero consiglia vivamente ai consumatori di astenersi dal consumo – oltre la data di scadenza valida – di tale mozzarella e di prestare attenzione alle comunicazioni ufficiali che vengono fatte sul sito ufficiale.
Il rischio principale, associato al consumo di alimenti oltre la loro data di scadenza, è legato alla listeriosi, una patologia indotta dal batterio Listeria monocytogenes, che può manifestarsi con sintomi simili a quelli influenzali, tra i quali possiamo annoverare febbre, dolori addominali, nausea e vomito.
Anche se è alquanto raro, il consumo di prodotti contaminati può far emergere condizioni di salute più severe: per questo motivo, dunque, si esorta i consumatori a tenere in considerazione le raccomandazioni che sono comunicate in merito alle scadenze alimentari e di prestare attenzione, inoltre, alle varie allerte sanitarie emesse dalle autorità competenti.