Gennaio può diventare il mese del benessere, astenendosi dall’alcol al fine di fare un periodo di detox: ecco le regole del “Dry January”.
L’inizio dell’anno è – spesso – caratterizzato dall’elaborazione di nuovi propositi e desideri di cambiamento: in questa ottica, gennaio diventa – così – il mese ideale per adottare abitudini più salutari. Tra i trend emergenti, c’è il “Dry January“, ovvero un gennaio senza alcol, un’iniziativa che si affianca a Veganuary, che prevede di seguire un’alimentazione vegana per tutto il mese. Scopriamo, dunque, insieme in cosa consiste questa tendenza e perché può essere importante per avviare un percorso di detox dell’organismo, dopo le abbuffate delle festività natalizie.
Cos’è il Dry January
La filosofia alla base del Dry January invita a riflettere sul proprio rapporto con l’alcol e a sperimentare i benefici di cui il corpo può fruire in un mese di astinenza, non solo dopo le festività, spesso caratterizzate da eccessi, ma come vero e proprio stile di vita più consapevole.
Tale movimento, nato nel Regno Unito, è sostenuto da varie associazioni e si avvale di app e social network per motivare e guidare i partecipanti in questo specifico percorso che, nei fatti, può essere imboccato tutto l’anno.
Michel Lejoyeux, professore di psichiatria e tossicodipendenza presso l’Università di Parigi Cité, sottolinea l’importante opportunità offerta dal “Dry January“, in quanto consente di valutare quanto l’alcol sia effettivamente essenziale nella vita quotidiana.
I vantaggi sono palpabili: si vede, fin da subito, un miglioramento del sonno, della pelle, visto che, nei fatti, si intrendono scelte più consapevoli, alle quali seguono benefici sia per il benessere fisico che per quello mentale. Molti, dopo aver provato, scelgono di limitare o eliminare del tutto l’alcol.
L’alternativa sana all’alco: il mocktail
I dati di Santé publique France rivelano che oltre il 22% degli adulti francesi supera i limiti di consumo di alcol raccomandati.
Laurence Cottet, promotrice del “Sober January” in Francia, consiglia di personalizzare la sfida: ad esempio, evitando l’alcol durante la settimana o per un mese intero. Ridurre il consumo di alcol, d’altronde, può avere un impatto significativo sulla salute, in quanto si arriva a prevenire l’insorgenza di oltre sessanta malattie, incluse quelle cardiovascolari e oncologiche.
Nel contempo, c’è da dire che la cultura dei cocktail sta avanzando particolarmente e diventano, sempre più di moda, i cosiddetti mocktail, ossia cocktail senza alcol.
Marchi come Oppure, in collaborazione con Nonsolococktails, hanno creato bevande analcoliche di alta qualità, che replicano i sapori delle bevande tradizionali.
Tali alternative permettono, dunque, di concedersi una bevanda e di non rinunciare agli aspetti sociali legati al bere, sfruttando, però, i benefici del “Dry January”. Anche catene come Hard Rock Cafe hanno elaborato menu adatti al Veganuary, proponendo mocktail salutari e non nocivi per la salute.