Da sempre il vino rosso accompagna pranzi e cene degli italiani. Sono tante però le varietà esistenti nel mondo. Oggi facciamo un viaggio in Valpolicella, dove si produce un vino rosso eccellente: il Recioto.
I vini della Valpolicella
Zona del Veneto nota in tutto il mondo per l’eccellente produzione vinicola, è la Valpolicella. Presenta un territorio al quanto variopinto, composto da valli e colline, tappezzate più o meno ovunque, da vigneti.
Il veneto ha una storia collegata alla coltivazioni di vigneti, lunga milioni di anni, come dimostrano i reperti fossili di ampelidee. Tra i vini rossi più diffusi della Valpolicella troviamo: il Ripasso, l’ Amarone e il Recioto. La tipologia di uva utilizzata per la produzione di questi vini è la stessa, ciò che li rende diversi è il metodo di produzione degli stessi. Oggi ci soffermiamo sul Recioto e sulla sua storia.
Origini del Recioto
Penalizzato odiernamente per la sua boccata dolce, il Recioto è in assoluto il vino rosso più antico della Valpolicella. Documenti risalenti al primo secolo a.C. lo citano come “vino dolce ricavato da uve appassite“. La sua naturale dolcezza era molto apprezzata nell’antichità, tant’è vero che un ministro del re Teodorico ( re del Regno ostrogoto in Italia dal 474 al 493 a.C.), in un messaggio consegnato al sovrano, consigliava allo stesso, di assaggiare il vino dolce tipico del Veneto, qualora si fosse recato nella zona.
L’apprezzamento del vino dolce nei tempi antichi è testimoniato anche dal fatto che, gli abitanti dell’antica Roma abitualmente, aggiungevano miele al vino rosso. La naturale dolcezza del Recioto quindi, lo rendeva particolarmente amato all’epoca.
L’origine del nome Recioto benché non certa, vede due ipotesi abbastanza credibili. La prima presuppone che sia una sorta di errore di pronuncia della parola “Raeticum“, nome con il quale veniva identificata l’uva utilizzata a quei tempi. La seconda ipotesi è che la provenienza del nome sia collegata alla forma veneta dialettale di “orecchie” (recie), nome con il quale vengono identificati i grappoli d’uva più piccoli, solitamente presenti ai lati del grappolo principale.
Pur non essendo sicuri dell’origine del nome di questo vino, siamo sicuri delle sue caratteristiche. Vediamole quindi nel dettaglio.
Caratteristiche e produzione del Recioto
Il Recioto è un vino passito DOCG, cioè ottenuto da uve che hanno subito un preciso processo di appassimento. L’uva utilizzata per la produzione dei vini più famosi della Valpolicella, come abbiamo visto è la stessa, ovvero l’uva Corvinone e Corvina e la Rondinella. A questi tipi di uva, che devono essere il principale ingrediente, si possono aggiungere fino ad un massimo del 25% di uve prodotte nella stessa zona.
Come abbiamo detto all’inizio, l’uva per la produzione di questo vino deve subire un processo di appassimento, che viene attuato per un tempo lungo 3 mesi. Al termine dei 3 mesi, l’uva avrà un residuo naturale di zuccheri pari all’incirca a 46 grammi per litro, mentre il contenuto alcolico supererà il 12%.
Queste naturali doti di dolcezza nel Recioto sono associate ad un tono sostenuto e una buona acidità, così che il vino risulti gradevole al palato e non stucchevole. Alla vista, il tono rosso del vino risulta caldo e carico, tendente al rubino con sfumature più accese simili alla granata. I sentori olfattivi sono accentuati dall’uva passita e, l’invecchiamento in botte alla quale il vino è sottoposto, dona sentori di cannella, vaniglia e tabacco.
La sua boccata è prevalentemente dolce, con una corposità piena e vellutata, nonostante ciò l’invecchiamento in botte dona al vino una certa astringenza con note di tostatura e vaniglia. L’invecchiamento anche dopo l’imbottigliamento dona carattere al vino che cambia personalità esaltando il suo sapore. Una bottiglia di Recioto, se ben conservata in cantina, può invecchiare anche 10 anni non rovinando il suo sapore, anzi esaltandolo. Una degustazione del vino “giovane” permettere di apprezzare maggiormente le note fruttate che ricordano i frutti rossi e le ciliegie. Una degustazione del vino “invecchiato” invece, porterà alla luce sapori più decisi come quello della liquirizia, i chiodi di garofano e il cacao e un richiamo alle composte di frutta.
Abbinamenti
Come ogni vino dolce che si rispetti, anche il Recioto è un’ottimo abbinamento per i dessert. Per esaltare la sua consistenza robusta i dolci particolarmente indicati sono i biscotti a base di mandorle, come ad esempio i cantucci, e il cioccolato, soprattutto se fondente.
Le note fruttate del Recioto inoltre, si abbinano molto bene con i formaggi, soprattutto quelli dal sapore più deciso come quelli stagionati. Si sposano molto bene i formaggi di pecora e capra, dal gusto deciso e con sentori di fieno, ma in genere qualsiasi formaggio con stagionatura superiore ai 24 mesi, come ad esempio il Parmigiano.
Curiosità
Il vino più conosciuto e diffuso della Valpolicella è l’Amarone, ma solo in pochi sanno che la sua nascita è molto più recente e viene dal Recioto. La leggenda racconta che: intorno al 1930, durante la preparazione del Recioto, che abbiamo visto avere uno specifico procedimento di realizzazione, venne fatto un errore. A quanto pare è stato proprio questo errore a portare alla nascita del famosissimo Amarone.