È il re indiscusso dell’aperitivo italiano: il tramezzino. Ma qual è la sua vera storia? Dove è nato il tramezzino? Perché si chiama così? Sono davvero tante le domande che necessitano di una risposta. Se avete voglia di soddisfare la vostra curiosità, continuate la lettura di questo articolo.
Dove è nato il tramezzino?
Soffice e super saporito, il tramezzino è il finger food per eccellenza dell’ora dell’aperitivo. Si presta ad innumerevoli varianti di gusto per soddisfare ogni palato: prosciutto e formaggio, salmone e rucola, tonno e maionese, insalata e pomodoro, senza dimenticare le “opzioni dolci” come ricotta e marmellata.
Ma vi siete mai chiesti dove è nato il tramezzino e qual è la sua vera storia? Scopriamola insieme. Il nostro racconto inizia in Inghilterra ben tre secoli fa ed ha come protagonista il quarto conte della contea di Sandwich– Lord John Montagu. Si narra che il conte, appassionato giocatore d’azzardo, durante un’avvincente partita di carte nella sua tenuta, per non interrompere il gioco, ordinò al suo servitore di fiducia di preparargli del roast beef messo tra due fette di pane morbido senza crosta. Subito gli altri partecipanti alla partita di carte lo copiarono. Era nato così il sandwich (quello che oggi chiamiamo in Italia “tramezzino”.
Era il 1700 e subito questa abitudine alimentare si diffuse tra i ceti più abbienti che erano soliti mangiare sandwich durante lo svolgimento di altre attività fuori casa come partite da golf e gare di equitazione.
Nel 1800 ci fu un altro evento significativo nella storia del tramezzino. La duchessa inglese di Bedford, tale Anna Mary Stanhope, affamata e stanca di attendere l’ora solita di cena, decise di arricchire il tradizionale tè delle 5 del pomeriggio con piccoli e sfiziosi sandwich salati (panini di forma triangolare variamente farciti). Era nato il “tea sandwich”. Dal 1850 questa abitudine pomeridiana di gustare i tramezzini si diffuse oltre i confini inglesi in tutto il Vecchio Continente.
Chi ha inventato il nome tramezzino?
Un’altra data storica molto importante per la storia del tramezzino è il 1925. Nella città di Torino iniziò a diffondersi l’abitudine all’ora del tè alle 5 in punto di mangiare i tramezzini. Fu opera di una coppia di torinesi- Angela Nebiolo e il marito- che di ritorno dagli USA acquistarono un bar e portarono nuove proposte come i toast e sandwich.
All’epoca però si chiamavano sandwiches; il nome tramezzino fu inventato dal poeta D’Annunzio facendo riferimento a questo spuntino intermezzo ossia che “sta nel mezzo tra il pranzo e la cena”.
Fu a Venezia però che prese piede l’abitudine di fare l’aperitivo con Spritz o un calice di vino e i tramezzini (el tramesin, così viene chiamato dai veneziani).
Caratteristiche del tramezzino
Morbido pane bianco tagliato a triangolo ed abbondantemente farcito: ecco come deve essere un buon tramezzino. Essenziale è avere sempre una base umida con l’uso di un prodotto cremoso che può essere maionese, formaggio spalmabile o burro (mai olio).
Solitamente non presenta la crosta e tutti gli ingredienti sono tagliati a fette sottili (eccetto per la variante veneziana del tramezzino che è più bombata).