Oggi vi portiamo alla scoperta di un frutto esotico di cui siamo certi non avete mai sentito parlare: il rambutan. Questo frutto tropicale è originario del sud-est asiatico ed ha un aspetto molto particolare.
Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che continuare la lettura di questo interessante articolo, magari mentre siete in spiaggia sotto l’ ombrellone mangiando una fresca macedonia di frutta.
Anche chiamato “litchi peloso“, questo frutto è caratterizzato da una fitta peluria di colore rossastro (talvolta marroncino) al punto che a prima vista ricorda moltissimo l’aspetto di un riccio. In lingua malesiana il suo nome significa “capelli spettinati” (rambut significa capelli).
All’interno questo frutto tropicale presenta una polpa succosa di colore bianco candido che al centro racchiude un grosso seme di circa 5 cm.
Dal punto di vista nutrizionale il rambutan si presenta come un frutto fatto essenzialmente di acqua e grassi con poche fibre e zuccheri. Ricco di vitamina C e flavonoidi, ma anche acido citrico e acido malico, il rambutan è ottimo per rafforzare le difese immunitarie e rallentare l’invecchiamento delle cellule.
Questo frutto esotico ha anche una buona percentuale di sali minerali come ferro, potassio, zinco, sodio, calcio e fosforo, il che lo rende consigliato a chi soffre di anemia. Essendo un frutto ricco di acqua, è ideale da consumare durante il periodo estivo e nelle giornate calde ed afoso perché ha un effetto rinfrescante. Inoltre risulta essendo un ottimo spuntino super food per chi desidera mangiare qualcosa di dolce ma salutare.
Essendo ricco di glucosio è consigliato anche agli sportivi.
Attenzione però a non eccedere nel consumo di questo frutto perché ha effetti lassativi. Il seme così come la buccia pelosa non sono commestibili e sono tossici per l’uomo.
Il paese che attualmente produce le maggiori quantità di questo frutto è la Thailandia.
Una curiosità: sui banconi del reparto ortofrutta dei nostri supermercati questo frutto compare solo nel periodo natalizio forse per il suo colore rosso. Sempre per il suo colore in passato era noto come “frutto del diavolo”.
Per mangiare il rambutan basta tagliarlo a metà con un coltello, togliere il seme centrale (non è commestibile) e la buccia e gustare la polpa succosa. Si può anche usare per fare marmellate e conserve oppure come dolcificante naturale di bevande quali il tè spremendo direttamente il frutto nella bevanda.
Il rambutan viene usato come ingrediente di insalate e dessert, ma anche di piatti di pesce e pollo.
In Occidente questo frutto esotico viene usato essenzialmente per fare cocktail e raramente come frutto da mangiare al naturale durante il periodo estivo come le pesche o le albicocche.
Il sapore ricorda moltissimo quello del litchi, anche se alcune varietà hanno un sapore più acidulo. Chi ama provare frutti dai gusti particolari deve assolutamente provare il rambutan.
Fate attenzione quando li comprate: devono essere di un bel colore rosso vivo intenso, perché se sono verdi sono acerbi e se sono neri sono troppo maturi. Dopo l’acquisto, bisogna consumare questi frutti esotici entro due giorni.