Non tutti sanno, forse, quali sono le differenze e le similitudini tra il ragù bolognese e napoletano. Ecco, allora, la risposta.
Quando si parla di ragù bolognese e napoletano, di certo, si può affermare che entrambi siano molto gustosi e che sia difficile scegliere tra l’uno e l’altro.
Cucina italiana: sinonimo di qualità
In Italia, da Nord a Sud, ci sono sicuramente svariate pietanze che, data la loro bontà, non ci hanno messo molto, nel corso del tempo, a essere apprezzate anche fuori dai confini nostrani.
D’altra parte, il Bel Paese è, di certo, un’eccellenza per quanto riguarda l’enogastronomia. Se si percorre tutto lo Stivale, infatti, si possono trovare piatti tipicamente regionali che, in genere, fanno uso delle materie prime presenti in un dato territorio.
Insomma, la cucina italiana è da tempo immemore, ormai, sinonimo di qualità, e, non a caso, migliaia di stranieri provenienti da diverse parti del mondo, tendono ad apprezzarla in maniera particolare.
Comunque sia, oltre ai piatti in sé, a far breccia nel cuore di numerose persone sono proprio anche i condimenti, i vari sughi e le salse italiane, come, per esempio, i famosi pesto alla genovese e ragù.
Quest’ultimo, nella fattispecie, gode certamente di una popolarità straordinaria, e piace soprattutto abbinato alla classica lasagna.
Ragù bolognese e napoletano: le differenze
Un condimento che non può proprio passare inosservato, e che, di sicuro, è molto apprezzato dalla maggior parte delle persone, è proprio il ragù.
Il suddetto, nella fattispecie, è caratterizzato da carne, cotta a fuoco basso, da diversi profumi a seconda della versione prescelta, e da del pomodoro.
Le varianti più note, anche fuori dai confini italici, però, sono decisamente quella bolognese e quella napoletana. Queste, peraltro, hanno delle similitudini e delle differenze.
Anzitutto, quindi, stando alle parole degli storici, provengono entrambi da una ricetta francese piuttosto antica, risalente al Medioevo, cioè, per l’appunto, uno stufato cotto a lungo.
Cominciando dal ragù alla bolognese, quindi, la composizione originale è costituita da una manciata precisa di ingredienti. Si tratta, perciò, della polpa di manzo macinata, pancetta di maiale, cipolla, carote, sedano, vino, passata e concentrato di pomodoro, latte e brodo.
Il tempo di cottura, in questo caso, non è molto elevato, e, in genere, è all’incirca di un paio di ore.
Il ragù napoletano, invece, preferisce tagli di carne intera, come, per esempio, il biancostato di manzo. A quest’ultimo si aggiunge l’aglio, l’uva sultanina, i pinoli, il prezzemolo e del formaggio grattugiato a pasta dura che, di solito, è il Pecorino.
Per quanto riguarda il tempo di cottura, in realtà a Napoli, a dispetto di quello di Bologna, è decisamente più lungo. Infatti, ci possono volere addirittura sei ore per consentire al ragù di assorbire per bene il sapore della carne.