Siamo spesso tanto affezionati agli ortaggi che conosciamo, da non tener conto che ne esistono altri dall’altrettanto buoni e dalla versatilità sorprendente. Per questo motivo oggi vogliamo soffermarci su un ortaggio che conosciamo poco ma che potrebbe sorprenderci: il rabarbaro.
Il rabarbaro
Pianta officinale proveniente dalla Cina è il rabarbaro. Come molte piante, siano esse di terra o di acqua, stiamo imparando a conoscere anche quelle provenienti dall’altra parte del pianeta. In base al clima e allo sviluppo di un certo terreno, possiamo infatti trovare coltivazioni differenti, più o meno diffuse. Questo è il motivo principale per cui spesso ci sono frutti o, come in questo caso, verdure, che non conosciamo affatto o che conosciamo appena. Il rabarbaro è un ortaggio molto coltivato ed utilizzato in Asia ed trova il suo impiego in molte sfaccettature, siano esse collegate alla cucina ma anche alla medicina.
Sono note le sue proprietà depurative che lo rendono perfetto per la preparazione di decotti, tisane o digestivi. La pianta si presenta con coste del colore che va dal rosa al rosso con colori molto accesi, mentre le foglie sono si colore verde intenso. La parte commestibile che a noi interessa sono le coste, mentre le foglie sono sconsigliate. Nelle foglie è contenuta una grande quantità di acido ossalico che se ingerito in grandi quantità, può rivelarsi altamente tossico. Tralasciando quindi le foglie ci concentriamo solo sulle coste, facilmente riconoscibili dal loro colore vivace. Il loro sapore è molto dolce, soprattutto in esemplari giovani (lo si capisce dal colore intenso delle coste), ma bisogna stare attenti a non eccedere per via del retrogusto amarognolo che possono lasciare. Detto ciò i suoi impieghi culinari sono moltissimi e si espandono in molti campi della cucina.
Usi culinari
La versatilità del rabarbaro è tale da vederlo impiegato nella cucina salata come in quella dolce. In effetti pensare ad un ortaggio in pasticceria può sembrare strano, ma in questo caso non lo è. Come abbiamo accennato, uno degli impieghi più comuni è quello dei decotti e delle tisane. Queste aiutano a digerire e hanno proprietà depurative e lassative. Se invece si vuole godere delle proprietà digestive del rabarbaro, è bene utilizzarlo per la preparazione di un liquore che sarà ottimo come digestivo da fine pasto. Vogliamo impiegarlo in cucina? Allora non possiamo non provare la preparazione della marmellata di rabarbaro o del chutney che sono ottimi da abbinare ad un tagliere di formaggi.
Nella cucina dolce casalinga è facile trovare il rabarbaro utilizzato per la preparazione di torte, proprio come si fa con quella di mele. Ma anche di crostate, strudel, muffin e molti altri dessert, proprio come faremmo con la frutta. Per quanto riguarda la cucina salata invece, possiamo abbinare il rabarbaro a piatti di pesce grassi come il salmone o a piatti di carne particolarmente grassi come la salsiccia di maiale. In questi casi le coste aiuteranno a sgrassare il sapore di queste materie prime, conferendo un retrogusto amarognolo. Possiamo anche utilizzare le radici, per preparare dei liquori e dei digestivi dal sapore abbastanza amaro, molto apprezzato da chi ama i sapori decisi e cerca un digestivo efficace.
Concludendo possiamo dire che il rabarbaro è un vegetale che vale la pena scoprire e utilizzare nella propria cucina. Potremmo scoprire sapori nuovi e beneficiare allo stesso tempo delle sue proprietà.