La cucina italiana è famosa in tutto il mondo, eppure delle parole tuonano e puntano il dito su un piatto in particolare.
La cucina italiana è sicuramente uno dei pilastri che rende questo Paese perfetto agli occhi del mondo intero. Sono tantissime le varianti che ad oggi si possono conoscere, ma la vera tradizione ha ingredienti e profumi di un solo Paese. Con un articolo pubblicato sul Financial Times, tutto questo viene distrutto. Si crede infatti che alcuni piatti Made in Italy in realtà non siano stati inventati in Italia, bensì negli Stati Uniti o in altre parti del mondo.
Cucina italiana: i piatti tradizionali non sono Made in Italy?
La cucina italiana nostrana, quella della tradizione autentica con ingredienti unici viene affossata dal docente e presidente del corso di laurea in Economia e Management presso l’Università di Parma. La sua intervista è stata pubblicata direttamente sul Financial Times e riportata poi dalle maggiori testate nazionali italiane.
In questa intervista, il professore parla del Made in Italy e tutti i prodotti che ne fanno parte come il parmigiano, il Tiramisù sino ad un classico natalizio ovvero il panettone. È risaputo di come la vera cucina Made in Italy sia un classico di genuinità e tradizione, con persone da tutto il mondo che aspettano solo di assaggiarla. Tuttavia, nell’intervista si vanno ad analizzare alcune pietanze, dolci e ingredienti tradizionali per dimostrare il non essere italiani.
Secondo quanto si evince dall’intervista al Financial Times, sembra che i prodotti dell’eccellenza italiana siano – in realtà – americani. Il Panettone, secondo quanto emerge, nasce come focaccia dura e molto sottile arricchita da uvetta. Un piatto povero che non veniva assolutamente mangiato a Natale.
Quello che c’è oggi in commercio è una invenzione prettamente industriale, ma ha preso spunto direttamente da questo dolce americano.
Gli italiani alla difesa della tradizione
Nel corso della chiacchierata pubblicata sul Financial Times, viene confermato che la ricetta del parmigiano originale arriverebbe dal Wisconsin. Così come la carbonara, che sarebbe una ricetta inventata da un americano o ancora la pizza mai conosciuta prima degli anni Cinquanta. Arrivando sino al Tiramisù e altri pezzi forti dell’italianità nel mondo.
Una giornalista del Finacial Times ha confermato che questa missione sia stata messa in atto per distruggere la cultura culinaria italiana. Nell’articolo non si parla solo di cucina, ma anche di politica e di altre “stranezze italiane”.
Un articolo con parole che non sono passate inosservate agli utenti. Gli stessi hanno commentato sul web in vari modi, puntando il dito su quanto detto e pubblicato. Non sono solo gli italiani a difendere la tradizione, ma anche molti stranieri che vedono in queste parole un mancato studio e approfondimento.
Il Made in Italy è una certezza mondiale anche se tutti cercano di far propria una paternità mai riconosciuta.