Cucinare un pesce senza spine, consente di poter gustare ogni boccone senza particolari preoccupazioni, in particolare quando a mangiarlo sono i bambini e le persone anziane.
Il pesce è uno degli alimenti altamente consigliati, da cui attingere le proprietà nutritive necessarie per una sana alimentazione.
Come si differenziano i pesci per apporto nutritivo
Nella scelta del pesce pensiamo innanzitutto ai valori nutritivi che questo apporta. Innanzitutto occorre pensare al destinatario del pesce che si vuole consumare. Questo perché ci sono diversi tipi di pesce, che si distinguono per la quantità di grassi che hanno.
Vediamo come è possibile riconoscere questo importante alimento secondo i vari tipi di pesce e come scegliere quello più adatto alle nostre esigenze. Premesso che esistono in natura pesci magri, semi grassi e grassi, vediamo cosa li contraddistingue e per chi sono indicati. Iniziando dai pesci magri, si tratta di pesci che come si comprende hanno pochissimi grassi, si tratta di meno del 3%.
Pesce senza spine: pesci magri
Questi pesci sono l’ideale per chi quanti vogliono seguire un regime dietetico dimagrante o hanno il colesterolo alto. Si tratta di pesci leggeri e facili da digerire. Pesci come la sogliola, il merluzzo, la spigola e il rombo. Sono pesci che possono essere cucinati in una infinità di modi. Ovviamente anche il modo di cucinarli può incidere sull’apporto di grassi.
Pesci semi-grassi
Nel caso dei pesci semi grassi, volendo valutarne la percentuale di grassi che apportano alla nostra nutrizione, si tratta di pesci che hanno una quantità media di grassi che può oscillare tra il 3 e il 9%. Si tratta di pesci on grado di fornire i preziosi omega 3, ovvero quei grassi buoni che fanno bene al cuore e al cervello.
Tuttavia, è bene prestare attenzione al loro consumo e non abusare mangiandoli ad esempio insieme con altri cibi grassi. Tra queste tipologie di pesce ci sono il tonno, il pesce spada, la sardina e la trota.
Pesci grassi
Infine abbiamo i pesci ritenuti grassi in questo caso la loro percentuale di grassi può andare anche oltre il 9%. Anche questi pesci sono una importante fonte di omega 3, ma anche di vitamine A, E, D e B. Tutti elementi che aiutano a mantenere la pelle bella, gli occhi sani, le ossa forti e le difese immunitarie alte.
Ora per quanto i pesci cosiddetti grassi siano molto nutrienti, si devono assumere con moderazione e questo in particolare se si hanno problemi di peso o di trigliceridi.
I pesci ritenuti grassi sono: lo sgombro, il salmone e l’anguilla. Quindi in sostanza il pesce è un alimento che non deve mancare nella nostra dieta, ma occorre sapere come variare tra le diverse categorie. In generale dai nutrizionisti viene consigliato di mangiare pesce almeno tre volte alla settimana.
Pesce senza spine
Una dieta equilibrata e sana deve essere innanzitutto equilibrata e contenere variegata quegli alimenti che sono in grado di fornire al nostro organismo tutti i principi nutritivi di cui necessita. Tra questi alimenti oltre a frutta e verdura, fibre e proteine abbiamo il pesce.
Quando parliamo di pesci senza spine intendiamo quei pesci che per la loro caratteristica hanno una “lisca centrale”, ossia quella parte dello scheletro del pesce che sostiene i muscoli e gli organi interni, ma poche o addirittura niente spine. Quindi un tipo di pesce indicato a bambini e persone anziane che necessitano di sostegno, ma che possono trovare difficoltà nel mangiare altri tipi di pesce.
In questi casi, ma anche se non si rientra in queste due categorie, la sogliola è considerato un pesce ideale da inserire nella dieta ipocalorica di bambini e anziani per i molti effetti benefici che apporta all’organismo.
Con solo 83 calorie per 100 gr di sogliola, questo pesce è indicato per quanti stanno seguendo una dieta ipocalorica ed anche indicato per quanti desiderano abbassare il colesterolo cattivo. Inoltre per la sua alta percentuale di potassio, è in grado di contrastare la pressione alta, mentre l’apporto di fosforo aiuta nel sano sviluppo di denti e ossa.