Nei prossimi mesi sarà piena estate ma già da ora troviamo tantissimi tipi di frutta al supermercato, tipici della bella stagione come: fragole, banane, ciliegie, albicocche e tanti altri. Uno di questi è tra i più consumati e desiderati, ma in molti non sanno che è il più dannoso per il nostro organismo. Questo frutto, amato da tutti, è il più contaminato. Scopriamo qual è.
La frutta è un ottimo alleato per il nostro organismo, ci aiuta ad assumere molte vitamine per poter rinforzare le nostre difese immunitarie. E questo ci garantisce una copertura durante quei periodi dove il nostro corpo più risultare più fragile. Ma non solo la frutta, anche la verdura ricopre un ruolo importante nella nostra alimentazione, ed anche quest’ultima va consumata regolarmente.
La fibra alimentare contenuta nella frutta e nella verdura ha un’energia calorica bassissima (circa 1,5 kcal/gr). La sua principale funzione è la regolazione di diverse funzioni fisiologiche nell’organismo, come il transito intestinale, di certo non meno importante di altre funzioni del nostro corpo.
Poi il conferimento di un senso di sazietà, facendoci limitare il consumo di cibo per via dell’effetto displacing, ovvero (più ne mangio, ma di altro ne mangio meno). Per gli adulti la quantità minima raccomandata di fibra è di 25 grammi/giorno. E per poter raggiungere questi livelli è consigliabile consumare quanto più spesso alimenti ricchi in fibra come la verdura e la frutta.
Sempre più persone soffrono di malattie croniche, che colpiscono in particolare la società moderna. È stato varie volte dimostrato che una sana alimentazione, e ricca di frutta e verdura, come spesso viene menzionato nella Dieta Mediterranea, è associata a una riduzione del rischio per alcune malattie croniche.
Comprese le malattie cardiache, ipertensione, diabete, ictus ed alcuni tumori. Ma tornando alle varie tipologie di frutta che possiamo trovare in commercio in questi periodi, questo frutto amato da tutti è il più contaminato. E di certo non fa bene al nostro corpo, considerando alcune contaminazione che subisce.
Il consiglio mondiale per la salute, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e le linee guida italiane sulla corretta alimentazione. Indicano una soglia giornaliera di consumo di frutta e verdura di 400 grammi (esclusi i tuberi amidacei), rappresentando circa 5 porzioni. Questo quantitativo minimo rappresenta la protezione contro le malattie croniche e la prevenzione e/o riduzione di carenze vitaminiche e minerali.
Mangiare frutta e verdura aiuta il nostro organismo a rinforzarsi, ma non quando in questi alimenti sono contenuti grosse quantità di pesticidi, insetticidi e altre sostanze inquinanti pericolose. E non solo per il nostro organismo, ma anche per il suole che vanno ad inquinare anche le falde acquifere. La rete di attivisti americani Environmental Working Group (EWG) continua a studiare i prodotti della terra venduti nei supermercati per capire se sono contaminati da pesticidi.
Da alcune ricerche effettuate, la classifica dei prodotti più inquinati, raccoglie quest’anno nuove tipologie di frutta che negli anni passati non erano stati controllati per accettarne se contenevano oppure no pesticidi etc. Infatti, questo frutto amato da tutti è il più contaminato, quindi è da considerare seriamente il consumo eccessivo.
Tra i frutti con più pesticidi, quelli più contaminati, troviamo l’uva, le pesche, le nettarine, le mele, le pere ed infine troviamo le ciliegie. Le novità del 2023 sono i mirtilli, anch’essi ritrovati contaminati da phosmet e malathion. Pesticidi molto pericolosi che sono presenti nella composizione di un insetticida noto come organofosforo.
Il primo (velocemente evoluto) metodo è stato vietato nell’UE, mentre il secondo (più stabile e sicuro) è stato consentito solo in serre. Il pesticida più utilizzato invece nei fagiolini è l’organofosforo, presente nel 7% dei campioni analizzati. Inoltre, il principale composto che è stato ritrovato è l’acefato, una sostanza illegale che era stata vietata dall’EPA nel 2011 per il suo potenziale dannoso sulle coltivazioni di questo ortaggio.
Ma questo frutto amato da tutti è il più contaminato: stiamo parlando della fragola. Come negli anni scorsi questo frutto risulta essere quello con più pesticidi. Per via della sua porosità, tende ad assorbire molto i pesticidi, quindi il suo consumo deve essere limitato. E prima di mangiarle, ricordatevi di lavarle con cura, oppure utilizzare disinfettanti per alimenti che si trovano tranquillamente in commercio.
Perché gli agricoltori utilizzano i pesticidi? Ciò porta a benefici immediati come la maggiore produzione e il miglioramento della qualità degli alimenti. Questi benefici influiscono anche la produzione in cui viene sviluppata la zootecnia e di conseguenza permette di poterlo fare in delle aree molto più grandi.
Ricordate il famoso DDT? É stato utile nel sconfiggere la malaria, dobbiamo ricordarlo anche quando si tratta di altri pesticidi. Alcuni di essi sono stati essenziali del contenimento della malattia della febbre gialla, ed il disturbo del sonno, entrambe malattie molto problematiche.
Anche con i pesticidi è stato fatto un uso fuori controllo. Ci si è limitati alla ricerca, sull’efficacia, e come ottimizzare i raccolti, ottenendo risultati immediati. Ignorando gli effetti negativi che a lungo termine questi pesticidi, avrebbero avuto sull’uomo, gli animali e l’ambiente.
Oggi c’è molto dibattito sulle conseguenze dell’esposizione acuta alle sostanze chimiche. Ci sono opinioni diverse e contrastanti, ma tutti concordano che è vitale esaminare i rischi associati all’esposizione di queste sostanze chimiche in modo critico e responsabile.
La maggior parte della popolazione è esposta continuamente all’inquinamento di varie contaminazioni. Sia perché si trova in contatto quotidiano con queste sostanze in casa, sia perché è colpita da residui presenti nel cibo, e nell’acqua che beviamo. Basta pensare che li ritroviamo anche nel nostro arredamento e nell’ambiente naturale che ci circonda.
Molti di questi pesticidi possono nuocere gravemente sul nostro organismo e non solo, anche se sono al di sotto del limite di legge. Questo accade soprattutto quando c’è un’esposizione prolungata.
Quindi, fate bene attenzione a che tipo di frutta mettete sulle vostre tavole: cercando il metodo giusto per pulirla al meglio da qualsiasi residuo chimico.