Ci sono prodotti che abitualmente utilizziamo in cucina che non sappiamo avere una data di scadenza. Oggi vi svelo ben 5 cose con data di scadenza di cui sicuramente, siete all’oscuro.
La data di scadenza
La data di scadenza sui prodotti alimentari è qualcosa che diamo per scontato nella maggior parte dei casi in effetti, è la prima cosa che controlliamo. Ci sono però alcuni alimenti che pensiamo non scadano mai ma non è così. Non sono però solo gli alimenti a scadere. Se facciamo caso ai prodotti cosmetici ad esempio, noteremo che nella parte del retro presentano il disegno di un cofanetto con un numero. Il numero indica la durata del prodotto dopo l’apertura. Quindi se c’è scritto 12, il prodotto dovrà essere “consumato” entro un anno dall’apertura.
Una regola simile vale anche per i detersivi che abitualmente utilizziamo. Anche se non c’è riportata un effettiva data di scadenza, hanno sulla confezione la data di produzione. Attenendoci ad essa sappiamo che dobbiamo utilizzarli entro 6/12 mesi per essere sicuri della loro completa efficacia. Benché alcune confezioni non riportino alcuno di questi riferimenti, facciamo bene ad utilizzare la regola dei 6 mesi a prescindere dopo l’apertura di un detersivo. Ma che dire di altri prodotti che utilizziamo nel quotidiano in cucina, come ad esempio le spugne per i piatti? Vi svelo 5 cose con data di scadenza che non sospettereste mai.
5 cose insospettabili con data di scadenza
Finché le date di scadenza sono indicate è facile capire come comportarsi, a volte però, benché queste siano presenti, le ignoriamo totalmente. Per quanto riguarda altri prodotti invece pensare al fatto che possano in qualche modo scadere è impensabile. Oppure pensare di gettar via delle cose per il semplice fatto che si sono graffiati ci sembra assurdo. Vediamo quindi nel dettaglio 5 cose che non penseremmo mai avere una data di scadenza: stoviglie graffiate, spugne per i piatti, tagliere da cucina, vino aperto e spezie.
Le stoviglie graffiate
In questo caso non si parla di una vera e propria data di scadenza indicativa, ma più che altro di una scadenza che insorge nel momento della lesione dell’oggetto. Quando un piatto o un bicchiere si rompe del tutto, gettarlo ci viene automatico, ma che dire quando questi sono semplicemente graffiati? Se il graffio è profondo, quindi più che altro una scheggiatura, solitamente preferiamo gettarlo via per evitare che schegge di vetro possano essere ingerite.
Quando i graffi sono leggeri però, non gettiamo via le stoviglie, ma semplicemente le utilizziamo nel quotidiano. In realtà però quando le stoviglie di graffiano, dovremmo considerarle scadute. Questo perché i solchi creati dal graffio, accumulano sporco difficile da eliminare e quindi si da vita a una proliferazione di germi e batteri che potrebbero risultare nocivi per la salute.
Tagliere e spugnette per i piatti
Eccoci faccia a faccia con altri prodotti che non presentano alcuna data di scadenza effettiva sulla confezione d’acquisto. Concretamente entrambi gli oggetti non hanno data di scadenza se non vengono usati, ma dobbiamo prestare particolare attenzione a questi oggetti quando li utilizziamo in cucina. Le spugnette dei piatti vengono usate nel quotidiano in cucina e sono costantemente a contatto con umidità e residui di cibo. Pensiamo che basti lavarle e le gettiamo via solo quando totalmente distrutte, ma attenzione! Benché le igienizziamo dopo ogni utilizzo, le spugne sono sempre umide e quindi hanno un’alta percentuale di proliferazione di germi. Cambiamole quindi ogni 2 settimane per sicurezza.
Che dire invece del tagliere dei salumi? In commercio ne esistono varie forme e di materiali differenti. In linea di massima comunque il tagliere è di legno o di plastica. Come facciamo a capire il momento giusto di gettarlo via? Dobbiamo prestare attenzione a più fattori, essendo un tagliere, come dice la parola stessa, viene utilizzato per tagliare alimenti sulla superfice. Questo causa un susseguirsi di lesioni sulla superfice dell’oggetto e quindi una maggiore probabilità di accumulare microbi e batteri. Quindi quando il tagliere presenta una superfice molto rovinata e maleodorante, possiamo ritenerlo scaduto.
Data di scadenza di spezie e vino
Il vino in effetti non ha un data di scadenza scritta sulla confezione, bensì una di produzione. Se il vino viene conservato nel modo corretto ha in effetti una buona conservazione negli anni. Anzi il vino invecchiato è anche pregiato, ma che dire del vino aperto? Capita che apriamo una bottiglia di vino, ma non la consumiamo tutta, quanto tempo si conserva? Se parliamo di vino rosso, questo in realtà in frigo si conserva anche 10 giorni. Il vino bianco è invece più delicato e persiste dopo l’apertura per un massimo di 3 giorni.
Che dire invece delle spezie? In realtà c’è poco da dire, le spezie scadono e la scadenza è riportata sulla confezione. In questo caso il problema siamo principalmente noi. Molte volte acquistiamo una spezia, ma l’utilizziamo molto poco, di conseguenza questa rimane nella nostra dispensa per molti anni. Attenzione però a non trascurare la scadenza. Il risultato sarà un prodotto insapore anche se alla vista potrà sembrare perfetto come il primo giorno.
Prestiamo quindi particolare attenzione alle scadenze dei prodotti e preserviamo la nostra salute.