Hai mai sentito parlare della carbonara di Nonna Peppina? Non la classica ricetta romana ma una variante più buona!
Data la semplicità del piatto, non sembra ma la carbonara è un piatto che ha origini davvero complesse. Si narra infatti che sia nato dopo la seconda guerra mondiale da ingredienti che furono usati dai cuochi locali, soprattutto napoletani e abruzzesi, per condire la pasta. Solo molto dopo, la ricetta si trasferì a Roma, dove venne aggiunto il pecorino romano e il guanciale che non erano quindi precedentemente presenti nella ricetta, insomma un piatto completamente diverso!
Così la carbonara divenne una delle specialità della cucina romana, nonostante non abbia una tradizione antica. I soldati americani che erano stanziati a Roma dopo la liberazione, avevano a disposizione delle razioni in cui c’erano uova e bacon. Questi ingredienti furono abbinati alla pasta e al pecorino romano, creando quindi piatto di natura semplice che però è rimasto nella nostra storia.
La carbonara è un piatto che ci ispira passione e curiosità, ma anche ironia e divertimento. Fabrizio Caramagna disse:” Se a pensarlo ti nasce un sorriso… non è la donna della tua vita, è la carbonara“.
Ci sono infatti tantissime frasi, aforismi e battute che celebrano o scherzano sulla carbonara, il che testimonia il fatto che stiamo davvero parlando di un piatto iconico!
La carbonara è quindi il frutto dell’incontro tra la cultura gastronomica americana e quella romana. Quindi, chi fu il primo a cucinare la carbonara?
L’ ipotesi più convincente è quella che attribuisce la scoperta del piatto a Renato Gualandi, un cuoco bolognese che lavorava per le truppe alleate.
Nel settembre del 1944, Gualandi fu incaricato di preparare un pranzo per i comandanti dell’Ottava Armata inglese, che si erano riuniti a Riccione. Gualandi poteva solo usare gli ingredienti che aveva a disposizione, ovvero pasta, bacon, uova e formaggio, e inventò così la carbonara. Il piatto piacque a tutti e la ricetta si diffuse rapidamente ovunque.
Come si fa una buona carbonara? Non è così semplice come sembra. Ci sono molte versioni e ci vogliono solo cinque ingredienti: pasta (spaghetti, rigatoni o mezze maniche), tuorli, pecorino, guanciale e pepe, ma bisogna saperli dosare e amalgamare con cura, altrimenti si rischia di ottenere una pasta asciutta o addirittura una frittata!
Oggi vi vogliamo mostrare la ricetta di Nonna Peppina, e il suo metodo per cucinare la carbonara, seguendo la ricetta tradizionale. Vi assicuriamo che è una vera delizia. Siete pronti a scoprire questo piatto meraviglioso? Vediamo la ricetta.
Visto che stiamo parlando di pasta, ovvero un alimento ricco di amido, uno zucchero, e che anche l’uovo è caratterizzato da una tendenza al dolce, allora dovremmo scegliere un vino che sia in grado di bilanciare questa tendenza.
Alcuni vini particolarmente consigliati sono il prosecco o i vini spumante metodo classico. Come accade spesso, la scelta migliore nell’abbinamento vino-carbonara è l’abbinamento territoriale.
Non è un caso che un piatto intenso come questo si abbina perfettamente con alcuni più buoni vini bianchi del Lazio come il Frascati Superiore il Cannellino di Frascati! Se vuoi abbinare un vino rosso della tua zona alla Carbonara, una scelta eccezionale è il Cesanese del Piglio, un vino tipico del Lazio.
Ma puoi anche optare per i vini internazionali o i tagli bordolesi che si trovano in questa regione. Un altro abbinamento interessante è quello tra la Carbonara e lo Syrah del Lazio, un vino che ha delle note speziate naturali che si armonizzano con quelle del piatto.