Andiamo alla scoperta della storia e di qualche curiosità sul quartirolo lombardo, definito anche come “stracchino di Milano”.
Il Quartirolo Lombardo, conosciuto anche con l’appellativo di “stracchino di Milano“, è un formaggio lombardo, per l’appunto, dalla consistenza morbida e cremosa. Disponibile sia in versione fresca che stagionata, tale formaggio è caratterizzato da un sapore delicato, che permette di utilizzarlo in varie ricette, sia nei piatti principali che nei secondi. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità su questo prodotto caseario.
Quartirolo lombardo, lo stracchino di Milano
Il Quartirolo Lombardo è uno dei formaggi più importanti del territorio nel quale è prodotto ed è definito anche “stracchino di Milano”. Tale prodotto caseario, inoltre, è strettamente legato al Taleggio, ma si differenzia, da quest’ultimo, in quanto è meno grasso e per il sapore che è un po’ aspro, il quale si intensifica, in particolare, con la maturazione.
Prodotta seguendo le antiche tradizioni, la versione fresca del Quartirolo Lombardo è particolarmente apprezzata, in quanto caratterizzata, nei fatti, da una pasta tenera, mentre la variante stagionata ha una consistenza più densa e ricca.
Il Quartirolo Lombardo è un formaggio DOP prodotto – principalmente – in Lombarda, utilizzando, nello specifico, il latte vaccino intero o parzialmente scremato.
Le fasi di produzione prevedono, dunque, la coagulazione del latte a temperature controllate, seguita dalla rottura della cagliata e dalla successiva formazione in stampi rettangolari. Dopo la salatura, il formaggio subisce un processo di stagionatura in ambienti freschi e umidi, mediante tecniche di produzione artigianali.
Il nome “Quartirolo” deriva dalle mucche nutrite con l’erba quartirola, raccolta prima dell’autunno, che conferisce al latte e al formaggio qualità molto importanti, che lo rendono delicato e leggero, nonché un sapore più intenso del latte prodotto in alta montagna.
Come è impiegato in cucina
Il Quartirolo Lombardo si può utilizzare, come vi dicevamo ad inizio articolo, in tante ricette presenti all’interno dell’ampia gastronomia italiana, in quanto molto versatile.
Se fresco, è ideale da inserire nelle insalate estive, ma anche come farcita nelle torte salate e nei piatti freddi. La versione stagionata, invece, è perfetta per insaporire, ad esempio, risotti, paste al forno e frittate. Il formaggio in questione, inoltre, si abbina molto bene sia ai vini bianchi leggeri e fruttati, sia ai vini rossi di corpo medio.
Tale formaggio – inoltre – apporta all’organismo anche diversi benefici sul piano nutrizionale, visto che è ricco di proteine, minerali – tra i quali, ad esempio, possiamo annoverare il calcio e il magnesio – nonché di vitamine A e B2, molto importanti per supportare, nei fatti, la salute degli occhi, anche perché le stesse fungono anche da potenti antiossidanti.