Ci sono persone che amano particolarmente il whisky che, diciamolo, non è per tutti. Ci sono però tante tipi di whisky che forse i più nemmeno immaginano.
Il liquore che più viene venduto in Europa è senza dubbio il whisky. Questa bevanda ha una storia molto antica che oggi proveremo a raccontarvi spiegando quali sono le tipologie più amate e conosciute nel mondo. Proviamo ad immergerci in un bel bicchiere di questo liquore dalle mille sfaccettature.
Un liquore, il whisky, che nasce in Scozia ma viene poi prodotto in tutta la nazione per tantissimi secoli. Ad oggi esistono più di 100 distillerie attive ma questo numero è chiaramente destinato ad aumentare nei prossimi anni. Ogni nazione o meglio ogni distilleria ha il proprio metodo. Ci sono tante tipologie di Whisky, oggi proveremo a scoprirle insieme. Quelli scozzesi di dividono in: whisky di malto (che i più conoscono come single malt), il whisky di cereali e il blended whisky.
Questa tipologia viene realizzata con orzo maltato e altri due semplici ingredienti: acqua e ovviamente lievito. Questo liquore viene distillato in grossi alambicchi che si possono trovare in quasi tutte le distillerie di whisky. Vene poi affinato nelle botti per almeno re anni (la maturazione però prevederebbe tempi ben più lunghi). Questo tipo di whisky viene prodotto solo in una distilleria, mentre il blended ha una produzione più estesa.
L’orzo maltato nella produzione del whisky ai cereali, viene miscelato con l’orzo non maltato ed poi altri cereali come mais e frumento, poi il tutto viene mixato con l’acqua e poi il lievito. Questo liquido subisce poi un processo di distillazione in un alambicco alto che è decisamente diverso da quelli tradizionali.
Ha invece un procedimento un po’ più complesso. Subisce, infatti, una miscela di diversi single malt con whisky di cereali ma è un’arte che non riesce proprio a tutti, solo pochi riescono. Tra i blended più noti ci sono: Bells, ma anche Dewars, il classico Whyte and Mackay.
Nella produzione di whisky ci sono ben 4 fasi da rispettare:
Non tutti sanno che per legge, il whisky, non può definirsi totalmente scozzese se non viene maturato per almeno tre anni in territorio scozzese. In alcune distillerie, per essiccare l’orzo, viene fatta bruciare torba che dà al whisky una piacevole nota di sapore affumicata.
Ma come nasce questo liquore? Secondo la storia, sono stati i monaci ad introdurre la distillazione attorno al IV e V secolo. Ufficialmente, la prima distilleria, è nata nel 1494: in questo anno, un frate dell’Abbazia di Lindores a Fife, ebbe l’onore di una concessione dal re per la produzione di acqua vitae, “acqua della vita” tradotto dal latino. La bevande piaceva così tanto che le distillerie sono iniziate a spuntare come funghi. La gran parte, nel 18esimo secolo però erano completamente illegali. Ovviamente il successo del whisky nel mondo è storia già ben nota.