Molti si domandano quante volte è consentito usare lo stesso olio per friggere. Ecco la risposta definitiva.
L’olio è molto utile in cucina, perché ci aiuta a preparare e anche a friggere delle pietanze gustose sia a base di pesce, di carne che di verdure.
L’olio: un elemento indispensabile
L’olio è assolutamente un elemento decisamente importante sia per la cucina italiana che per altre gastronomie straniere. D’altra parte, senza di esso, si potrebbe fare ben poco.
In effetti, l’olio in sé è un argomento molto vasto, che richiederebbe molte righe. Comunque sia, per amore di sintesi, proviamo a ricordare qualche dettaglio essenziale.
Nella fattispecie, l’olio ci serve in cucina in tanti frangenti. Ad esempio, quindi, è indispensabile per realizzare un buon soffritto, per condire le verdure e altri alimenti, per la marinatura, per il fritto, e via discorrendo.
Insomma, già soltanto da queste poche informazioni, si può ben capire la grande utilità dell’olio. Per di più, non è inutile sottolineare che l’Italia è, ancora al giorno d’oggi, uno dei maggiori produttori di olio di oliva.
Nonostante ciò, però, nel corso del tempo, pare che lo Stivale abbia un po’ frenato la produzione, passando da oltre 670 mila tonnellate degli anni Novanta a poco più di 300 mila, riscontrate nel 2022.
A quanto pare, invece, al momento, pare che ci siano altri Paesi che stanno aumentando la loro produzione di olio di oliva. Ad avere un trend positivo, quindi, troviamo soprattutto il Marocco e il Portogallo.
Quante volte riusare l’olio per friggere
L’olio, di certo, è un qualcosa di davvero essenziale che non può mancare quando ci mettiamo davanti ai fornelli. Tra le tante cose, peraltro, ci è molto utile per friggere.
A tal proposito, in generale, quando si vogliono friggere degli alimenti, secondo gli esperti, sarebbe meglio preferire l’olio di oliva oppure l’olio di arachidi.
Il motivo principale è che l’olio di mais e di girasole possono danneggiarsi piuttosto velocemente quando sono esposti a temperature elevate.
Comunque sia, forse, molti si domandano quale sia veramente il numero di volte che si può riutilizzare lo stesso olio per friggere. Così, in primis, bisogna prendere in considerazione il punto di fumo.
In particolare, il punto di fumo è definita come la temperatura oltre la quale un olio comincia a bruciare e, di conseguenza, a emanare delle sostanze tossiche.
Ebbene, in tal caso, sarebbe meglio prediligere l’olio extra vergine di oliva, perché, per l’appunto, possiede un punto di fumo più alto di altri tipi.
Inoltre, bisogna tenere presente che la risposta alla suddetta domanda potrebbe essere diversa a seconda delle condizioni dell’olio. Infatti, se l’olio fuma, è pericoloso riciclarlo per friggere dell’altro.
Poi, è bene ricordarsi anche che l’olio fritto non dovrebbe essere riutilizzato per più di due o massimo tre volte di seguito. Si tratta, peraltro, di una regola molto importante.
La ragione è che l’olio di frittura, se usato molte volte, può produrre una sostanza tossica, per la precisione, denominata acroleina. Quest’ultima, quindi, potrebbe causare dei gravi disturbi.