La storia delle posate e qualche curiosità su questi strumenti di cui non possiamo fare a meno quando siamo a tavola a consumare le nostre pietanze.
Le posate rappresentano degli strumenti imprescindibili, dei quali non possiamo di certo fare a meno quando consumiamo i pasti durante il giorno. Tra queste, possiamo sicuramente annoverare la forchetta, il coltello, il cucchiaio e il cucchiaino. Sia che mangiamo la zuppa, sa che assaporiamo un buon caffè, non possono mancare nella nostra cucina. Però, bisogna sapere, che non sempre sono esistite: scopriamo insieme, dunque, la storia di questi utensili e qualche curiosità legata alla loro creazione e al loro utilizzo.
La storia delle posate ha radici molto antiche, che risalgono al 5000 a.C., precisamente in Egitto. In questa terra, infatti, forchette, coltelli e cucchiai – realizzati in oro e argento – fungevano da utensili di uso quotidiano, principalmente sulle tavole dei ricchi.
Nel corso del tempo, però, le posate hanno subito diversi cambiamenti stilistici, al fine di adattarle ai materiali con cui venivano create, nonché alle diverse pietanze da consumare.
Pertanto, iniziarono ad essere realizzate con il legno, con il metallo, fino poi ad arrivare ai tempi moderni: oggi, infatti, sono anche prodotte con materiali ecologici, quali la bioplastica.
La forchetta, il coltello il cucchiaio, nonché il cucchiaino sono le tipologie di posate più utilizzate. Questi utensili sono declinati in differenti design e hanno un uso specifico.
La forchetta, infatti, è utile per portare cibo alla bocca, in particolare pasta lunga e corta, ma anche semplici bocconi di carne o di pesce; con il coltello, invece, si può tagliare una determinata pietanza, mentre con il cucchiaio si possono mangiare zuppe, dessert.
In alternativa, per i dolci, è possibile anche utilizzare il cucchiaino, che serve anche per mescolare, di esempio, il caffè, ma anche altre bevande.
Le posate, però, possono subire dei cambiamenti a seconda della zona in cui ci troviamo in base alla cultura di riferimento, che fa leva su diverse tradizioni.
Basti pensare, ad esempio le bacchette, utilizzate dei popoli asiatici, ma anche le posate in metallo, molto diffuse in Europa, che hanno una funzione estetica, al di là del loro utilizzo.
Ci sono, poi, le posate monouso eco sostenibili, realizzate in carta, legno, bioplastica, inventate nel corso del XX secolo, pensate per venire incontro alle esigenze di praticità e di mobilità legate alla vita moderna.
Sono, infatti, utili per andare al lavoro e consumare il pranzo nei dintorni, ma anche per fare picnic e evitare, dunque, di portare con sé le posate classiche riposte nel cassetto della nostra cucina.
Negli ultimi anni, si è preferita la realizzazione di posate monouso in legno, in carta o in materiali ecologici per ridurre la produzione dei rifiuti di plastica.