Chi di voi non ha mai spedito una cartolina ai propri cari o ai propri amici da un posto di villeggiatura? Oggi è andata perduta l’abitudine di spedire cartoline con francobolli da posti lontani, ma resta ancora l’abitudine di acquistare cartoline come souvenir.
Ci sono ancora i collezionisti di cartoline. Vi siete mai chiesti quando e perché nascono le cartoline? Se siete curiosi di scoprirlo, non vi resta che continuare la lettura.
La nascita della cartolina
Oggi per noi la comunicazione è rapida, immediata e istantanea, grazie ai nuovi strumenti di comunicazione. In passato però quando si era lontani da casa per motivi di lavoro o soprattutto per vacanza, comunicare con i propri cari o amici non era affatto semplice, non esistendo cabine telefoniche, smartphone o app di messaggistica istantanea.
Poiché l’esigenza di comunicare è innata nell’uomo che non può rinunciare a comunicare con i propri simili, ben presto nacque la cartolina. Già era in voga da secoli l’abitudine di inviare lettere, ma fu un professore originario di Vienna di nome Immanuel Hermann che vista l’efficienza del servizio postale austriaco propose di inviare messaggi più rapidi e concisi sia per aumentare il traffico postale che i guadagni.
L’idea fu accolta con grande entusiasmo e la prima cartolina bianca sia fronte che retro fu emessa nell’ottobre del 1869.
Le cartoline illustrate
La nascita della cartolina così come oggi tutti la conosciamo ovvero illustrata sul fronte e bianca sul retro si deve a un libraio francese di nome Léon Besnardeau. Correva l’anno 1870 e durante la guerra franco-prussiana i soldati nel giro di brevissimo tempo avevano consumato tutte le cartoline disponibili per scrivere ai loro cari.
Léon Besnardeau ebbe l’idea di tagliare pezzi di quaderno della dimensione di 6 cm per 9 cm, illustrarli su un lato con immagini patriottiche.
In Italia le cartoline arrivarono solo nel 1874. Sul finire dell’Ottocento si trovavano in giro cartoline con illustrazioni paesaggistiche dei posti più famosi del mondo e si diffuse l’abitudine nei salotti dell’alta borghesia di collezionare cartoline da esporre come simbolo di appartenenza alla classe benestante del Paese.
Possedere un album o meglio una raccolta curata di cartoline divenne quasi obbligatorio per le famiglie borghesi europee di inizio secolo.
La cartolina in Italia
Come già accennato in precedenza, la prima cartolina fu emessa in Italia nel 1874 e costava 10 centesimi (la metà del costo della lettera ossia 20 centesimi). La differenza rispetto a quelle odierne era la dimensione o meglio il formato: all’epoca 9 cm x 14 cm, oggi 10 cm x 15 cm. Il formato odierno fu introdotto nel 1930 circa.
Il periodo di massima diffusione delle cartoline fu il primo conflitto mondiale durante il quale furono spedite 140 miliardi di cartoline da e verso il fronte.
Le illustrazioni non erano a colori. L’introduzione della cartolina illustrata avvenne solo negli anni Sessanta. Durante il boom economico si diffusero con illustrazioni dei monumenti e dei più importanti simboli delle città italiane.
Oggi non vengono più spedite perché è un tipo di corrispondenza ormai datata, lenta e superata. Si preferisce la comunicazione immediata attraverso smartphone, ma le cartoline sono acquistate e collezionate come souvenir.