Il primo Gianduiotto, quando è nato? Il suo gusto è inimitabile così come la sua forma e la storia da scoprire.
Ha un gusto che si riconosce anche ad occhi chiusi, un profumo intenso di cacao e tutta la storia torinese al suo interno. Il Gianduiotto è il simbolo dell’eccellenza dolciaria piemontese, da sempre amato dai grandi personaggi della storia e oggi distribuito in ogni parte del mondo. Definirlo “cioccolatino” potrebbe essere riduttivo, perché il suo è un percorso di piacere che accende i sensi e libera l’allegria. Ma quando è stato creato il primo e qual è la sua storia? Scopriamolo insieme.
La storia del Gianduiotto
Il Gianduiotto potrebbe essere definito un classico cioccolatino piemontese, invece la sua storia e il suo gusto racchiudono un mondo incredibile. Il suo involucro di color oro viene scartato e l’aroma pervade tutto l’ambiente. Questo lingotto o barchetta rovesciata è senza dubbio il cioccolatino tra i più amati nel mondo, ed è Torino a doverne essere fiera.
Per capire come nasce e quale sia il primo prodotto bisogna fare un piccolo passo indietro nel tempo. Secondo la leggenda, questo buonissimo cioccolatino è nato dopo il blocco imposto da Napoleone Bonaparte nel 1806. Il cacao in quel periodo era carissimo. In Piemonte, i chocolatier del periodo hanno pensato di trovare una soluzione, producendo loro stessi il cioccolato con aggiunta di nocciole (a disposizione in grande quantità nella Regione).
È la storia vera? Non è dato saperlo, ma quello che è sicuro è che questo impasto così buono sia stato creato appositamente per dare al cioccolatino un’anima pura e diversa da tutte le altre. Sicuramente anche i costi dei prodotti hanno contribuito a dover trovare una alternativa ed è stata una idea eccellente.
Caratteristiche e curiosità
Pierre Paul Caffarel arriva a Torino nel 1832 e cambia l’idea del cioccolato e tutta la sua preparazione. Insieme al suo chocolatier Prochet, fondano una azienda e sostituiscono all’impasto classico dei cioccolatini una parte con le nocciole.
Questo insieme di ingredienti sono ottimi per dare un gusto unico al prodotto. Ma non è finita qui, infatti i due maestri decidono di macinare e tostare la nocciola, sino a quando non è stato inventato un cioccolatino similare al Gianduiotto.
L’esordio del cioccolatino di Torino arriva nel 1865 durante una festa di Carnevale, ed era proprio la maschera tipica Gianduja a distribuire queste prelibatezze. Da quel momento nasce il gianduiotto così come lo si conosce.
I metodi di preparazione sono due, ovvero quello a estrusione e concaggio. Il primo prevede una lavorazione simile a quella manuale, con la colatura su stampo e un processo produttivo con macchinari specifici. Il concaggio è invece il metodo industriale, così da poter avere una produzione più ampia. E quando si possono mangiare? Sempre, in ogni momento della vita.