Scopriamo insieme sette diverse tipologie di focacce, che possiamo ritrovare in diversi Paesi del mondo, oltre a quella italiana.
Ci sono diversi Paesi, in tutto il mondo, che sono specializzati nella preparazione della focaccia, oltre l’Italia. Ulteriori versioni di questa amata preparazione, infatti, si possono trovare in Cina, Brasile, Turchia e anche in Grecia come molti sapranno. Ogni tipologia di focaccia, inoltre, fa leva su determinati ingredienti e abbinamenti ed è utilizzata secondo le disposizioni delle cucine locali di riferimento.
La focaccia italiana
Prima di parlare delle ulteriori versioni della focaccia, non possiamo non menzionare quella nostrana, una ricetta profondamente presente nelle varie cucine locali e regionali.
Basti pensare, ad esempio alla focaccia genovese alla focaccia romana, ma anche allo sfincione siciliano e alla schiacciata toscana, giusto per fare qualche esempio.
È un prodotto semplice da preparare, basato su ingredienti basici, che non può mancare sulla tavola degli italiani.
Questa tipologia di pane circolare, inoltre, si presenta schiacciata, bassa e può essere cotta al forno, nonché mangiata al naturale o condita a piacere.
Di solito, la focaccia è abbinata a specifiche bevande, quali il vino bianco o la birra, che sono in grado di valorizzare il sapore di questo delizioso prodotto da forno nostrano.
A questo punto, non ci resta che scoprire le declinazioni che ha avuto la focaccia in specifici Paesi del globo.
Focacce più buone al mondo: Pita greca, turca e mediorientale
La pita è, di solito, associata alla gastronomia greca ma, in realtà, esiste una versione di tale focaccia anche in Turchia e, in generale, nel Medio Oriente.
La preparazione prevede l’utilizzo di farina, olio, lievito, zucchero, sale e acqua. Una volta pronta, la pita è cotta a temperature molto elevate, che permettono all’acqua di evaporare velocemente, formando, così, una tasca interna.
Le tecniche di cottura possono differire, a seconda del Paese di riferimento, anche se, in generale, è cotta o in padella o nel forno a legna. In Grecia è servita con verdure, patate e carne, mentre con falafel e hummus in Medio Oriente.
Focacce orientali: Naan iraniano e indiano
Il Naan è una focaccina spessa, dalla consistenza soffice, che spesso è servita nei ristoranti indiani. Alla lievitazione, è aggiunto lo yogurt che conferisce all’impasto la sua caratteristica morbidezza. Si può mangiare in maniera semplice o con l’aggiunta di spezie indiane e formaggio.
Può essere abbinata, inoltre, anche ad altri piatti tipici della cucina indiana, come il pollo tikka masala al curry di gamberi, agli stufati, nonché alle zuppe.
È utilizzata, inoltre, al posto delle posate per agguantare il cibo e portarlo, poi, alla bocca. Una versione della Naan è presente anche in Iran.
Focacce più buone al mondo: Roti indiano e dell’Asia mediorientale
Passiamo, poi, al Roti – chiamato anche Chapati – che troviamo in India e, più in generale, in Asia mediorientale. Questa tipologia di pane è sempre presente sulle tavole asiatiche.
Consiste in una piadina tonda, piatta, preparata con l’utilizzo di farina – spesso integrale – acqua, sale e un filino d’olio. Il lievito, in questa preparazione, è totalmente assente.
Di solito, è servito bollente, appena sfornato, dopo essere stato cotto sulla piastra ad elevate temperature. Anche in questo caso, è utilizzato spesso al posto delle normali posate per raccogliere il cibo dal piatto.
Bing cinese
Spostandoci in Cina, poi, troviamo, invece, il Bing, che è la versione realizzata dal popoloso Paese asiatico. Il termine fa riferimento a una tipologia di focaccia, che assume la forma di una pagnotta di piccole dimensioni.
Questa è cotta al forno ed è declinata in molteplici varianti consumate durante i pasti in famiglia. Si può farcirla con la carne macinata e con altri ingredienti di proprio gusto.
Focacce più buone al mondo: la Pissaladière e la Fougasse francesi
In Francia, invece, scopriamo la pissaladière. I cugini d’Oltralpe, infatti, hanno inventato, secoli fa, precisamente nel ‘300, una focaccia alle cui spalle ci sono cenni storici e leggende decisamente affascinanti, legati al mondo della pesca.
Questa tipologia di focaccia, nel corso del tempo, ha assunto diverse denominazioni, ma – alla fine – si riferisce, in sostanza, a un prodotto da forno il cui impasto è composto da acqua, farina, lievito, sale e olio, in alcuni casi farcito con cipolle, aglio, olive e acciughe. Nizza è la città per eccellenza della pissaladière.
Restando in Francia, c’è anche la fougasse, che si pone a metà tra pane e focaccia. È preparata, prevalentemente, nei territori della Provenza. Sulla sua superficie ci sono una serie di tagli che ne abbelliscono la forma, rendendola unica.
Di solito, infatti, è disegnata una spiga di grano o una foglia. Esistono varianti sia dolci che salate, sia da degustare semplici, sia farcite.
Casabe caraibico
Volando ai Caraibi, possiamo assaggiare il casabe che rappresenta la versione oceanica di questo prodotto da forno. Lo ritroviamo, in generale, in tutti i Paesi Caraibici anche se le sue origini sono da rintracciare nel sud America, nei territori abitati dagli indios.
La parola “casabe“, infatti, è ascrivibile alla lingua di questo popolo, che la utilizzava riferendosi alle radici della yuca, che è alla base della ricetta di questo tipo di focaccia, detto anche manioca.
Questa focaccia, infine, si prepara con farina di manioca, un po’ di sale per poi essere cotta in padella o, in alternativa, in forno, adagiata su una teglia. Si ottiene, dunque, una sorta di tortilla, quasi insapore, utile, però, per accompagnare altre pietanze o da mangiare farcita, ad esempio, con carni e salse.