I salumi sono davvero molto gustosi e piacciono molto anche ai bambini. Si possono mangiare da soli, sia abbinati ad altri alimenti, quali la mozzarella, dei formaggi o del pane fresco. Ma, poiché contengono sale e grassi, devono essere consumati con moderazione, senza eccedere. Sapevate che alcuni tipi di salumi contengono anche lattosio? Nei prossimi paragrafi elencheremo quelli che contengono lattosio e quelli che ne sono privi.
Il lattosio: uno zucchero del latte
Innanzitutto, chiariamo che cos’è il lattosio e dove si trova. Si tratta di uno zucchero, formato da galattosio e glucosio. È presente nel latte, nello yogurt, nel burro, nei formaggi, nella ricotta e in tutti quei prodotti che contengono siero del latte. Ha una funzione energetica e non solo. Può essere usato anche come conservante, emulsionante e colorante. Le persone che sono intolleranti al lattosio (l’intolleranza è generata dalla mancanza dell’enzima lattasi) non possono mangiare i prodotti che lo contengono, per evitare problemi gastrointestinali.
Il lattosio nei salumi
Per quanto riguarda i salumi, il lattosio viene aggiunto manualmente alla carne, la quale per sua natura non contiene lattosio. Spesso e volentieri, per produrre determinati salumi si sceglie una carne non di eccelsa qualità, la quale contiene una dose cospicua di acqua, che andrebbe a intaccare la stagionatura. Per tale ragione, viene aggiunto del latte in polvere oppure del lattosio, che viene a sua volta estratto dal latte. Inoltre, il lattosio serve anche per la fase fermentativa della carne ancora cruda.
I salumi che contengono lattosio
Dunque, quali sono i salumi che contengono lattosio e quali no? I primi sono: lo zampone e il cotechino di Modena Igp, i salamini all’italiana alla cacciatora DOP e il salame Brianza DOP. Sono effettivamente pochi. È davvero una buona notizia per coloro che presentano intolleranza.
I salumi senza lattosio
Gli intolleranti al lattosio sapranno già o saranno felici di sapere che i salumi che elencheremo sono privi naturalmente di lattosio. Cominciamo dallo speck Alto Adige e dalla mortadella Bologna, entrambi IGP. A seguire, il prosciutto san Daniele, il Crudo Toscano, di Parma e il san Daniele, tutti Dop. Anche la finocchiona, il lardo di Colonnata, la bresaola della Valtellina e il salame felino (tutti Igp) non hanno lattosio al loro interno. Infine, troviamo la salsiccia di Calabria Dop.
Le certificazioni e le disciplinari
Ma come si fa a distinguere un salume con lattosio da uno senza lattosio? In Italia, ciò è molto semplice grazie alla presenza di certificazioni e disciplinari, in cui c’è scritto tutto riguardo la loro lavorazione. Però, nel caso in cui non ci fosse né la certificazione né il disciplinare, bisognerebbe leggere, con molta attenzione, l’etichetta, solitamente posta sul retro o sulla parte anteriore del salume in questione. In questo modo, si legge la lista degli ingredienti e ci si fa un’idea.
I salumi per i quali è doveroso leggere l’etichetta sono: il salame Ungherese, di Milano e di Napoli, la pancetta, lo strutto, il prosciutto cotto di alta qualità e il prosciutto crudo Nazionale, i ciccioli, la coppa e i wurstel di suino.
E voi quali salumi preferite? Sapevate che alcuni contengono lattosio ed altri no?