Scopriamo insieme quali sono i piatti tipici della cucina romana da mettere in tavola nella stagione autunnale.
La cucina italiana è ricca di prelibatezze da assaggiare nel corso dell’autunno. In particolare, in questo articolo, ci concentriamo sui piatti tipici della cucina romana che si possono servire in autunno. Sicuramente, farete leccare i baffi ai vostri commensali. Scopriamoli insieme.
Piatti tipici della cucina romana: Carbonara
Re indiscussa della cucina romana, la Carbonara suscita tra gli abitanti della Città Eterna una devozione ai limiti dell’ossessione.
Per preparare questo piatto, bisogna friggere il guanciale finché non cede il grasso; in una ciotola a parte, poi, vanno sbattuti i tuorli d’uovo e il pecorino, con abbondante pepe nero. Bisogna, poi, emulsionare la salsa cremosa ottenuta con la pasta cotta. Di solito, si prepara con spaghetti, tonnarelli o rigatoni.
Tonnarelli cacio e pepe
Cacio e Pepe è uno dei piatti più antichi della cucina romana, che combina tonnarelli, pecorino stagionato e pepe nero.
Secondo la tradizione, i pastori portavano con sé questi ingredienti – non deperibili – durante i loro faticosi viaggi nelle campagne laziali in compagnia delle greggi.
Il formaggio di pecora era quasi l’unico ingrediente a cui potevano fare affidamento con certezza, quando iniziavano ad avere fame. I pastori, dunque, cucinavano la pasta su un fuoco da campo, aggiungevano formaggio, pepe nero e voilà: era nato un classico romano.
Piatti tipici della cucina romana: Bucatini all’Amatriciana
I bucatini all’Amatriciana sono una ricca combinazione di pomodori cotti a fuoco lento, guanciale grasso, vino bianco, un pizzico di peperoncino e generose scaglie di pecorino.
Anche l’Amatriciana è stata originariamente ideata dai pastori che vagavano per le montagne laziali durante i mesi estivi con le loro greggi.
Poiché ciò avvenne molto prima che i pomodori arrivassero sulle coste del Mediterraneo, la salsa – originariamente – era in bianco.
Trippa alla Romana
Non si può negarlo: oggigiorno la trippa ha una brutta reputazione e molto spesso considerato un piatto grezzo, tipico dell’alimentazione dei nonni. Non è proprio così, soprattutto nella tradizione culinaria romana.
La versione capitolina è cotta a fuoco lento in una ricca salsa di pomodoro arricchita con menta (per essere veramente autentica dovrebbe essere la mentuccia locale), arricchita con generose spolverate di pecorino.
Abbacchio allo Scottadito
L’abbacchio allo scottadito è una delle pietanze più gettonate delle grigliate di Pasquetta. L’abbacchio è un giovane agnello, non ancora svezzato dal latte materno, molto apprezzato per il suo sapore delicato.
La carne è marinata in aglio, rosmarino e olio d’oliva, adagiata su un barbecue e grigliata. I pezzi cotti sono talmente caldi che danno, per l’appunto, il nome a tale piatto che, letteralmente, “scotta le dita“.
Maritozzi
Il maritozzo è un panino lievitato e farcito con panna montata, leggermente zuccherata, spesso arricchito con pinoli, uvetta e scorza d’arancia candita.
Si chiamano in questo modo, in quanto fa riferimento alla tradizione per la quale i giovani regalavano alla propria amata questi dolcetti il primo venerdì di marzo, al cui interno nascondevano un anello.