Quando pensiamo alle regioni d’Italia più rinomate dal punto di vista delle tipicità nel mondo dei vini, magari la Sardegna non salta subito in mente. E invece è proprio tra quelle che possiedono una storia vitivinicola decisamente antica e appassionante. Studi hanno infatti dimostrato che la coltivazione della vite sull’isola risale addirittura all’epoca nuragica: stiamo parlando di quel range temporale che dall’Età del Bronzo arriva fino al II secolo dopo Cristo. Altre regioni la cui storia enologica è più recente hanno dunque avuto molto meno tempo per affinare lo sviluppo della coltura della vite rispetto alla Sardegna, che può vantare molti vini famosi nel suo parterre de roi. Vediamone 5 tra i migliori e più apprezzati in assoluto, senza dimenticare che per una panoramica ancor più approfondita si potrà consultare il portale Impeto diVino.
5 vini della Sardegna fra i migliori
Cannonau
Il Cannonau, che anche per assonanza linguistica richiama subito alla terra di Sardegna, può essere definito tra i più antichi dell’intero bacino Mediterraneo. Il vitigno a bacca nera viene principalmente prodotto nella zona centrale ed è anche il più diffuso della regione. E’ un rosso molto robusto, ha un profumo intenso e un tenore alcolico elevato. Per quanto riguarda gli abbinamenti di vini sardi come il Cannonau, esso è perfetto con pecorino sardo stagionato e salsiccia secca ma anche gamberoni alla griglia e pane carasau.
Vernaccia di Oristano
La Vernaccia di Oristano è tra i vini bianchi sardi più apprezzati: viene prodotto nella provincia omonima e possiede un caratteristico colore giallo ambrato. E’ una DOC dalle sfumature dorate, con un profumo finemente mandorlato. Può essere degustato sia freddo come aperitivo (8-10°) che assieme a piatti tipici della cucina di pesce e con i formaggi affumicati (12°). E’ presente anche una sua versione liquorosa, che è l’ideale per accompagnare l’assaggio di pasticceria tipica sarda a base di mandorle.
Carignano del Sulcis
Vino rosso altrettanto apprezzato e riconosciuto quale ‘bandiera’ di Sardegna è poi il Carignano del Sulcis. Questa zona si trova nella parte sud ovest dell’isola ed è proprio da qui che ha origine questo rosso dai profumi gradevoli ma molto intensi. Il sapore sapido si caratterizza per andare a definire una grande armonia nel palato. Ciò lo rende perfetto per accompagnare primi piatti guarniti con sugo a base di carne, secondi di carattere come l’agnello al forno e il brasato di manzo.
Alghero
L’Alghero è un altro bianco sardo di gran carattere, che viene prodotto da un vitigno sardo antichissimo. Il profumo è fruttato, il colore è giallo paglierino e offre al palato gradevoli note erbacee. E’ secco e perfetto per aperitivi gustosi, inoltre sa interpretare primi e secondi di pesce. Le varietà disponibili sono moltissime, si va dallo Chardonnay al passito passando per il frizzante.
Malvasia
La particolare conformazione del terreno e le tipiche alte temperatura dell’isola favoriscono la produzione di vini dolci come ad esempio la Malvasia. Si coltiva prevalentemente nella provincia di Cagliari: è qui che è più diffuso rispetto ad altre zone dell’isola. Il riferimento è in particolare all’area della Planargia – con Bosa al centro – e nel Campidano cagliaritano. Si distinguono due diverse DOC: la Malvasia di Bosa DOC e la Malvasia di Cagliari DOC. Come abbinare questo vino? E’ perfetto con i dessert e i dolci al cucchiaio ma anche con la frutta.
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