Gli esseri umani possono avere differenze sensoriali in diverse aree, incluso la vista, l’udito, il gusto, l’olfatto e il tatto. Ma qual è il senso più importante per gli italiani?
Alcune di queste differenze sono naturali, mentre altre possono essere causate da condizioni particolari.
Differenze sensoriali tra umani
Gli esseri umani possono avere differenze sensoriali in diverse aree, incluso la vista, l’udito, il gusto, l’olfatto e il tatto. Alcune di queste differenze sono naturali, mentre altre possono essere causate da condizioni come la perdita di sensibilità a causa di lesioni o malattie.
Vediamo alcune delle differenze sensoriali più comuni negli esseri umani.
- Vista – Alcune persone possono avere una visione più acuta di altre, mentre altre possono essere sensibili alla luce, con difficoltà a vedere in ambienti altamente illuminati.
- Udito – Ci sono persone che possono avere un udito più acuto di altre, con la capacità di sentire suoni che altri non riescono a percepire. Inoltre, alcune persone possono avere una tolleranza diversa per i suoni forti o che a loro avviso sono reputati fastidiosi. Una sensazione che può manifestarsi anche come un avversione nei confronti di una certa musica o strumento musicale.
- Gusto – In questo ambito le persone possono avere una percezione diversa dei sapori, con alcune che possono essere più sensibili a sapori amari, dolci, acidi o salati. E di conseguenza rifiutare quel determinato alimento.
- Olfatto – Anche un olfatto molto sensibile, con la capacità di distinguere odori anche in piccole quantità fa parte di quelle differenze esistenti tra individui. Spesso una particolare affinità olfattiva rievoca memoria di ricordi di infanzia
- Tatto – Avere una sensibilità diversa al tatto, vuol dire che alcune persone sono più sensibili del normale a stimoli tattili. Inoltre, alcune persone possono non gradire di essere toccati in quanto è presente un’ipersensibilità quando vengono toccate in determinate zone del corpo.
E il senso più importante per gli italiani?
Nella ricerca condotta da “Human Highway per mela envy™”, gli italiani hanno espresso le loro preferenze sensoriali e hanno rivelato che il senso che maggiormente appaga è quello del gusto.
Oltre il 90% degli intervistati ha espresso la propria preferenza per le cose semplici che la natura offre, a cui seguono il piacere, l’amore e la bellezza. Nonostante la vista sia considerata il senso più importante, il gusto viene associato alla parola “piacere”.
La maggior parte degli italiani ritiene che i prodotti naturali siano già di per sé deliziosi e che non è necessario creare piatti complessi per appagare il gusto. Al contrario, solo il 42,3% pensa che un piatto abbia più rilievo se cucinato in modo complicato e il 46,2% ritiene che gli ingredienti debbano essere pregiati.
Il cibo è una delle fonti di piacere maggiormente apprezzate dagli italiani, anche se l’85% del campione si è detto interessato a sperimentare nuovi sapori. L’82% degli intervistati ha affermato di trovare cose piacevoli nella quotidianità e il 90% ama passare del tempo all’aria aperta.
Questo nuovo risveglio alla natura e alle cose semplici potrebbe essere stato influenzato dai gli anni appena trascorsi nella pandemia che hanno spinto molti italiani a cercare il piacere nella vita quotidiana.
Dal vivo Vs virtuale
La ricerca ha dimostrato anche che, nonostante la maggior parte degli intervistati ritenga di avere accesso a esperienze coinvolgenti grazie alla rete, il 94% pensa che sia meglio vivere le esperienze dal vivo.
Il 77% delle persone intervistate considera che le schematizzazioni tendano a creare delle barriere fra gli individui che non permette di vivere appieno le proprie sensazioni. Tuttavia, la fascia d’età under 25 anni si discosta dalla maggioranza degli intervistati, con il 51,8% di questi che ritiene che un’esperienza online possa essere realmente appagante quanto una vissuta nella vita reale.
La soddisfazione dei cinque sensi, in particolare del gusto e dell’olfatto, sembra essere un fattore determinante per la preferenza delle esperienze dal vivo. Meno della metà degli intervistati riesce a immaginare il sapore e il profumo di ciò che vede online.