Salumi ed insaccati, due alimenti molto amati in Italia, ma anche nel resto del mondo. Ma quali sono quelli che possiamo mangiare senza recare danni al nostro organismo? Qual è il salume più ricco di grasso? Fate molta attenzione alla risposta, rimarrete sorpresi.
In questo articolo vi parleremo delle proprietà nutrizionali dei salumi, delle loro controindicazioni e soprattutto di quelli magri, che possono essere un’ottima scelta per chi segue una dieta equilibrata. Vi sveleremo anche alcuni segreti sulla lavorazione dei salumi e sulle differenze tra i vari tipi di prodotto. Vi daremo delle informazioni per scoprire tutto ciò che c’è da sapere sui salumi grassi e magri.
I salumi sono alimenti molto amati in Italia, ma il loro consumo non è sempre raccomandato. Infatti, questi prodotti hanno proprietà nutrizionali diverse a seconda del tipo e della lavorazione. In generale, i salumi sono ricchi di proteine e di grassi saturi, che possono aumentare il colesterolo nel sangue se consumati in grandi quantità.
Questo a prescindere dall’età del soggetto. Molti salumi contengono elevate quantità di sodio e conservanti chimici per prolungarne la durata di conservazione. Questo può rappresentare un rischio per la salute delle persone con ipertensione o problemi renali, ma anche altre patologie, quindi il loro consumo deve essere moderato. Ma qual è il salume più ricco di grasso? È una domanda che in molti si pongono, specie quando si esagerare nel mangiare questi alimenti.
Il consumo eccessivo di salumi ed insaccati
Tuttavia, non tutti i tipi di salumi presentano gli stessi rischi, ad esempio quelli magri come la bresaola o il petto di pollo possono essere una scelta più sana ed equilibrata rispetto ai prodotti più grassi come lo speck o la mortadella. E questo ci permette di poterne consumare qualche fetta in più.
I salumi e gli insaccati magri sono una scelta alimentare perfetta, per chi non vuole mettere su qualche chilo senza rinunciare al gusto. Questi prodotti sono caratterizzati da un basso contenuto di grassi, ma allo stesso tempo contengono proteine di alta qualità che aiutano a mantenere la massa muscolare.
Infine, va detto che i salumi andrebbero evitati durante la gravidanza e l’allattamento poiché alcuni tipologie possono contenere batterio Listeria monocytogenes che potrebbe causare gravi conseguenze per il feto. In ogni caso è sempre bene consumarli con moderazione all’interno di una dieta varia ed equilibrata, e sotto controllo medico.
Salumi e insaccati: ecco quali sono quelli magri
Tra i salumi magri più conosciuti troviamo la bresaola, un taglio pregiato di carne bovina stagionata e aromatizzata con spezie, poi c’è il prosciutto cotto, ottenuto dalla cottura del cosciotto suino. Mentre il prosciutto crudo, viene preparato attraverso una lunga stagionatura della coscia di suino, poi abbiamo il petto di pollo e la fesa di tacchino, ricchi in proteine e poveri in grassi. Infine lo speck tipico prodotto dell’Alto Adige, realizzato con carne suina selezionata e affumicato secondo tradizione locale.
La mortadella è invece uno dei pochi insaccati che può essere considerato leggermente più calorico rispetto alla media dei salumi magri. Tuttavia esiste anche una versione light della mortadella che contiene meno calorie rispetto all’originale. Ma c’è da dire che forse resta uno degli insaccati preferiti. Ma la domanda che in molti continuano a ripetersi da tempo è: Qual è il salume più ricco di grasso?
In molti preferiscono rinunciare sia ai salumi che agli insaccati, in parte, il rischio di acquisire molti grassi, dipende anche dallo stile di vita che una persona conduce. Ovvio che se si ha uno stile di vita sedentario, il corpo ha meno possibilità di smaltire i grassi in eccesso.
Quindi è meglio prestare molta attenzione alle quantità consumate, anche se si tratta di salumi magri non bisogna eccedere nel consumo giornaliero. Inoltre è sempre consigliabile scegliere prodotti provenienti da allevamenti italiani controllati dove viene garantito un processo accurato nella lavorazione dei salumi. Ecco un elenco di questi alimenti di largo consumo, dove è possibile scoprire: qual è il salume più ricco di grasso.
Qual è il salume più ricco di grasso? Esaminiamoli uno a uno
Il prosciutto cotto: Il prosciutto cotto è considerato uno dei salumi magri perché contiene meno grassi rispetto ad altri tipi di insaccati. Essendo ricco di proteine e povero di carboidrati, può essere consumato anche da chi cerca di tenere sotto controllo il proprio peso.
Oltre al suo buon gusto, il prosciutto cotto offre anche numerosi benefici per la salute grazie alla presenza delle vitamine B1 e B6 che favoriscono l’assorbimento degli zuccheri nel sangue e al contenuto di ferro che aiuta a combattere l’anemia. Ed ogni 100 grammi di questo alimento, contengono all’incirca 220 calorie. In generale, se amate i salumi ma cercate alternative più leggere e sane rispetto a quelli più grassi come la pancetta o la salsiccia, il prosciutto cotto potrebbe essere una scelta perfetta.
Prosciutto crudo: Il prosciutto crudo può essere consumato da solo o accompagnato con altri alimenti come frutta fresca, formaggio o pane croccante. È anche utilizzato come ingrediente in molte ricette italiane, dal classico panino con mozzarella e pomodoro alla pizza margherita.
Ma il consumo di questo pregiato salume deve essere moderato a causa dell’elevata quantità di grassi saturi presenti nella carne, infatti ci sono 220 calorie ogni 100 grammi. Le persone affette da ipertensione dovrebbero limitare il consumo a causa del contenuto elevato di sodio.
Petto di pollo e fesa di tacchino, i “meno grassi”
Il petto di pollo e la fesa di tacchino sono due tipologie di salumi magri molto apprezzate per le loro proprietà nutrizionali. Il petto di pollo è ricco di proteine, povero di grassi e adatto a qualsiasi tipo di dieta. Viene utilizzato in molte preparazioni culinarie ed è spesso scelto dagli sportivi come fonte proteica dopo l’allenamento. Ed ogni 100 grammi di questo alimento, contiene 160 calorie.
La fesa di tacchino, invece, si presenta con un sapore delicato ma gustoso, simile a quello del prosciutto cotto. Anche questo salume è molto magro e contiene pochi grassi saturi, ogni 100 grammi contengono circa 190 calorie. È un’ottima alternativa al classico prosciutto crudo per chi cerca una soluzione più leggera.
Essendo entrambi privi delle parti grasse dei suini che vengono utilizzate nella lavorazione degli altri salumi tradizionalmente italiani (come il culatello o il pancetta), risultano meno calorici rispetto alle altre varietà.
In generale, se si desidera tenere sotto controllo il peso, il petto di pollo e la fesa di tacchino, sono due opzioni sane e nutrienti da includere nella propria alimentazione senza problemi.
Altri salumi da considerare
Speck: Lo speck è un salume tipico dell’Alto Adige, ottenuto dalla coscia di maiale. La carne viene prima salata a secco e poi affumicata con legno di faggio o abete per 15 giorni circa. Il suo sapore intenso e aromatico lo rende perfetto da gustare come antipasto, oppure accompagnato ad altri prodotti della tradizione altoatesina come il pane scuro e il formaggio stagionato.
Una delle caratteristiche che contraddistingue lo speck è la sua bassa percentuale di grassi rispetto ad altri salumi, grazie alla lavorazione artigianale e all’utilizzo della parte magra del maiale. Ogni 100 grammi di questo salume, contengono 300 calorie. Contiene proteine nobili che lo rendono un alimento dalle proprietà nutritive interessanti. Tuttavia, va consumato con moderazione in quanto comunque rimane un prodotto molto calorico.
Mortadella: La mortadella è uno dei salumi italiani più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Questo insaccato ha una forma cilindrica ed è ottenuto dalla macinazione di carne magra di maiale, spezie e altri ingredienti naturali come pepe nero e pistacchi.
La mortadella originaria viene prodotta nelle regioni italiane dell’Emilia-Romagna, della Lombardia e del Veneto, dove la sua lavorazione risale addirittura all’epoca romana. Oggi questo salume viene prodotto anche in altre zone d’Italia.
Nonostante sia un alimento molto gustoso, bisogna fare attenzione alle quantità consumate a causa dell’elevato contenuto calorico che può favorire l’aumento di peso. Le calorie presenti in 100 grammi corrispondo a circa 300. La mortadella infatti contiene anche grassi saturi che possono aumentare i livelli di colesterolo nel sangue.
Però la mortadella può essere comunque inclusa in una dieta equilibrata se consumata moderatamente come parte di un pasto completo. Esistono varietà leggere o senza glutine per soddisfare le diverse esigenze alimentari delle persone.
Quando si sceglie quale tipo acquistare e soprattutto quanto consumarne nella propria dieta quotidiana. Arrivati quasi alla fine, qual è il salume più ricco di grasso? In parte un idea ce la siamo fatta di quale possa essere, ma dipende anche da molti fattori. Vediamo quali.
Il salame: è il salume più ricco di grassi?
La bresaola: è un salume molto diffuso in Italia, soprattutto nelle regioni settentrionali come Lombardia e Veneto. Questo insaccato ha una lunga tradizione culinaria ed è apprezzato per il suo sapore delicato e la sua consistenza morbida.
La lavorazione della bresaola prevede l’utilizzo di carne magra di bovino adulto, che viene disossata e fatta marinare in una soluzione a base di sale, pepe e altre spezie. Dopo questa fase, la carne viene asciugata all’aria aperta per diverse settimane fino a quando raggiunge la giusta consistenza.
Quest’ultimo di cui vi abbiamo parlato, si distingue per il suo basso contenuto di grassi, questo salume infatti contiene solo lo 0.6% di lipidi ed è quindi indicato anche per chi segue una dieta ipocalorica o vuole tenere sotto controllo il proprio peso. Ogni cento grammi contiene 150 calorie. Può essere consumata da sola come antipasto o in abbinamento con altri ingredienti come rucola, parmigiano reggiano o limone. Grazie al suo gusto delicato si presta benissimo ad arricchire le insalate estive oppure le focacce farcite.
Il salame è uno dei salumi più comuni e appetitosi al mondo, ma contiene anche molte calorie e grassi saturi, specie quello ungherese, 100 grammi corrispondono a 410 calorie. Il prosciutto crudo, invece, può essere considerato un’altra opzione “più pesante” in termini di contenuto calorico e lipidico.
Qual è il salume più ricco di grasso? La pancetta vince su tutti
Anche il pancetta affumicata o non affumicata è un’opzione molto golosa ma piuttosto grassa, qui il contenuto delle calorie arriva a 540 per 100 grammi. Quindi possiamo sicuramente dire che è la pancetta ad aggiudicarsi il titolo di salume più grasso. La mortadella invece ricca di pistacchi può essere anch’essa deliziosa ma va consumata con moderazione per evitare l’eccesso di calorie.
Infine, sebbene la coppa possa avere un sapore intenso e invitante, ha anche un alto contenuto calorico, 400 calorie per 100 grammi.
In generale quindi se desideriamo tenere sotto controllo il nostro peso dovremmo optare per le alternative meno grasse ed impegnarci nell’esercizio fisico quotidiano associando ad esso una dieta equilibrata. Scegliere i salumi giusti, ridurne le porzioni e abbinarli a verdure fresche sono alcuni dei trucchi che consentono di gustarsi i sapori della tradizione italiana senza rinunciare alla salute.