Vi siete mai chiesti quanta frutta secca dovremmo consumare giornalmente? Vediamo perché fa bene e le giuste quantità.
La frutta essiccata può essere un’alternativa salutare agli snack confezionati e può essere inclusa in una dieta equilibrata come parte di una varietà di alimenti. Può essere consumata da sola come spuntino o aggiunta a cereali, yogurt, insalate, ricette di dolci o piatti salati per apportare dolcezza e sapore.
La frutta secca è un alimento completo e nutriente, ricco di proteine di alta qualità, fibre e una vasta gamma di nutrienti essenziali. Ha anche diverse proprietà benefiche per la salute. Ad esempio, è nota per le sue proprietà cardioprotettive, grazie ai suoi grassi salutari che contribuiscono a mantenere un buon profilo lipidico e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Inoltre, la frutta secca è ricca di antiossidanti, che aiutano a combattere lo stress ossidativo nel corpo e a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Alcuni studi suggeriscono che il consumo regolare di frutta secca possa avere effetti antinfiammatori.
Uno dei falsi miti diffusi sulla frutta secca è che faccia ingrassare e che sia da evitare. Tuttavia, se sappiamo come sceglierla e consumarla nelle giuste quantità, la frutta secca può essere un alleato per la nostra salute.
La verità è che, all’interno di una dieta quotidiana sana ed equilibrata, la frutta secca e le noci non dovrebbero mai mancare. Anzi, un consumo adeguato, calibrato sulle nostre necessità energetiche, non è dannoso per la linea o per la salute in generale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha incluso la frutta secca nella lista degli alimenti consigliati per uno stile di vita sano.
È importante non solo sapere quale frutta secca mangiare, ma anche come sceglierla. In primo luogo, dobbiamo fare una precisazione importante: ciò che comunemente chiamiamo frutta secca, come mandorle, noci, pistacchi e molti altri, in realtà dovrebbe essere chiamato semi oleosi. Se riflettiamo attentamente, ci rendiamo conto che non si tratta di frutta con un guscio esterno, come datteri o fichi, ma di semi.
I semi oleosi, o frutta secca, sono ricchi di nutrienti preziosi come proteine, grassi salutari, vitamine, minerali e fibre. Sono un’ottima fonte di energia e forniscono una serie di benefici per la salute, come il sostegno al sistema cardiovascolare, la regolazione del colesterolo e la prevenzione di alcune malattie croniche.
La Food and Drug Administration e anche le linee guida internazionali ci dicono che la frutta secca da consumare giornalmente dovrebbe essere di circa 40 grammi al giorno. Ma a quanti pezzi di frutta secca corrisponde questa quantità?
La frutta secca è semplicemente la frutta fresca a cui è stata rimossa la parte acquosa. Questo processo riduce il volume della frutta, aumenta la sua durata di conservazione e concentra le sostanze nutritive, rendendola un ottimo spuntino sano e pratico da portare con sé. Essendo una forma più concentrata della frutta fresca, la frutta secca è ricca di zuccheri, fibre, minerali, vitamine e altri composti con attività antiossidante come carotenoidi e flavonoidi.
Tuttavia, quando si consuma frutta secca, è fondamentale prestare attenzione alle dosi. Spesso, l’errore più comune è quello di confrontare la frutta fresca e quella secca considerando lo stesso peso. È importante ricordare che 100 grammi di frutta secca hanno un contenuto calorico molto superiore rispetto a 100 grammi di frutta fresca. Questo accade perché, con l’eliminazione dei liquidi, gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta matura si concentrano.
Pertanto, se volete consumare 40 grammi di frutta secca al giorno, dovresti considerare che questa quantità può corrispondere a un numero variabile di pezzi a seconda del tipo di frutta secca scelta. Ad esempio, potrebbe corrispondere a circa 20 mandorle, 10 noci o 15 uvetta.
La frutta secca è il risultato di un processo di essiccazione chiamato disidratazione, che avviene mediante l’applicazione di calore seguita dall’eliminazione dell’acqua. Da un punto di vista nutrizionale, la frutta secca presenta alcune differenze rispetto al prodotto fresco: durante il processo di essiccazione, le vitamine idrosolubili, in particolare la vitamina C, tendono a degradarsi, mentre alcune sostanze come le fibre e i minerali, come il potassio, il magnesio e il fosforo, tendono a concentrarsi.
Esistono molte varietà di frutta essiccata disponibili, tra cui albicocche, prugne, uva passa, fichi, mele, pesche e banane. Ogni tipo di frutta essiccata ha il proprio sapore e consistenza caratteristici, rendendola un’opzione gustosa per gli spuntini o per aggiungere dolcezza a ricette dolci e salate.
La perdita di vitamine idrosolubili può essere considerata come uno dei principali svantaggi della frutta secca rispetto alla frutta fresca. Tuttavia, è importante notare che la presenza di altre sostanze nutrienti come le fibre e i minerali può compensare questa perdita. Le fibre sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’apparato digerente e contribuiscono alla sensazione di sazietà, mentre i minerali come il potassio, il magnesio e il fosforo svolgono importanti ruoli nel mantenimento della salute generale.
Ecco perché la concentrazione di queste sostanze nutritive nella frutta secca può renderla una scelta salutare, soprattutto quando consumata con moderazione e come parte di una dieta equilibrata. La frutta secca può fornire una fonte concentrata di energia, proteine di alta qualità, grassi salutari, fibre e una varietà di vitamine e minerali essenziali.