Una sana e corretta alimentazione include il consumo di pesce almeno due/tre volte in una settimana. Una porzione dovrebbe essere all’incirca di centocinquanta grammi per ogni persona. Questo è ciò che ci suggeriscono gli esperti del settore, ovvero i nutrizionisti. Ma sapete qual è, tra tutti, il pesce più magro? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.
Il pesce è un alimento leggero, ricco di minerali, potassio, iodio, selenio e di vitamine, quali la B12 e la D. È anche una miniera di proteine ed è davvero poco calorico (ciò vale anche per i pesci grassi, come ad esempio il salmone). Tutto ciò è di grande beneficio per il nostro organismo. Inoltre, contiene il 20% di lipidi (grassi) che servono anch’essi al nostro corpo.
I pesci presenti in natura, a seconda dei grassi che contengono al loro interno, si classificano in quattro gruppi: magri, molto magri, grassi e semigrassi. Ma da cosa dipende il contenuto di grassi in ogni pesce? Ciò cambia principalmente in base alla salinità, all’alimentazione e anche alla stagione. Il contenuto di grassi è più basso ad esempio nella fase della deposizione delle uova, arrivando fino al 5% (ciò avviene intorno al mese di novembre).
I pesci magri sono ad esempio il merluzzo, il pesce spada, l’orata, il rombo, la sogliola, i calamari e le seppie, con una percentuale compresa tra l’1% e il 3%. I pesci più grassi, invece, sono il salmone, lo sgombro (la sua percentuale di grassi è compresa tra il 6% e il 12%) l’anguilla e l’aringa. Attenzione, però, bisogna sottolineare che pesce grasso non è sinonimo di alimento poco adatto per il nostro organismo, perché contiene gli Omega-3 che sono salutari per il nostro organismo.
Dunque, qual è il pesce più magro tra tutti? Si tratta del polpo, un mollusco che fa parte della specie Octopodidae. Ha otto tentacoli (o braccia) con una fila doppia di ventose. Nella parte centrale dei tentacoli, c’è la bocca. Può pesare 500 grammi e fino a 8 chili. Una caratteristica lampante del polpo è il suo repentino cambio di colore, che gli consente la fuga dai predatori (così, infatti, non lo riconoscono). È molto presente nel mar Mediterraneo e negli oceani. Viene pescato, in particolare, da maggio a luglio e da settembre a dicembre. A seguire, tra i pesci magri, ci sono: il merluzzo, la spigola e il pesce spada.
I grassi Omega-3 contenuti all’interno del pesce sono una fonte benefica per la nostra salute. Ci sono due tipi di grassi polinsaturi: l’acido docosaesaesaenoico (DHA) e l’acido eicosapentaenoico (EPA) i quali si trovano maggiormente anche negli animali marini. È fondamentale mangiare pesce durante la gravidanza per il benessere del bambino. Il pesce favorisce, infatti, il corretto sviluppo del sistema nervoso e celebrale del piccolo.
Inoltre, il pesce tiene sotto controllo l’ictus, altre malattie e riduce la depressione. Ricordiamo che è anche ottimo per prevenire le malattie di tipo cardiaco. Infatti, mangiando pesce diminuiscono notevolmente la pressione sanguigna e i trigliceridi. Infine, il ritmo del cuore si regolarizza.