A chi non piacciono i formaggi? A volte si rinuncia questo buonissimo alimento semplicemente per i molti grassi. Pare che quelli più grassi siano quelli con la stagionatura più lunga. Vediamo qual è il formaggio italiano più grasso da evitare nelle diete ipocalorica.
Un formaggio che possiamo definire buono di magro ha ben poco. Infatti, il suo sapore, la sua cremosità, sono caratteristiche date proprio dai grassi contenuti in esso. Ci sono diverse correnti di pensiero circa il consumo di formaggi.
Secondo alcuni esperti, data la sua elevata concentrazione di colesterolo, il consumo sarebbe addirittura da eliminare. Nonostante una recente ricerca sembra aver dimostrato, che mangiare una quantità moderata di formaggio al giorno, sarebbe utile per vivere più a lungo e meglio.
Qual è il formaggio italiano più grasso da evitare durante la dieta
L’Italia è la terza nazione per produzione di formaggi, preceduta da Germania e Francia. Tra le tante varietà come spalmabili, stagionati e freschi, oltre 300 hanno ricevuto il riconoscimento DOP (di origine protetta) a livello Europeo. La regione più produttrice di formaggi è la Lombardia, con ben 137 specialità diverse.
Quando parliamo di formaggio, stiamo parlando di un alimento, sotto il profilo nutrizionale, completo. È, infatti, ricco di zucchero, sali minerali, lipidi e proteine. Nella cultura alimentare Italiana, soprattutto nelle terre mediterranee, il formaggio è vero e proprio rito, e viene consumato quasi quotidianamente.
Il formaggio è sempre presente sulle tavole, sia come antipasto affiancato da marmellate e miele, sia come secondo per una cena veloce A volte è l’ideale anche solo 1 spuntino. Oppure, c’è chi è abituato a consumarlo come fine pasto accompagnato da un ultimo sorso di buon vino.
Ma siamo sicuri che tutto questo consumo fa bene alla nostra salute? Dobbiamo ricordare che a causa della lunga durata di ebollizione del latte, i formaggi sono ricchi di grassi saturi. Per questo motivo è sconsigliato il consumo eccessivo di formaggi a chi soffre di ipertensione o chi ha problemi cardiovascolari. Vediamo qual è quello da evitare in assoluto.
Qual è quello più grasso in commercio?
Uno tra tutti è senz’altro il formaggio più amato dagli italiani. Ma il suo consumo è da limitare, in quanto è un formaggio molto grasso e molto proteico. Stiamo parlando del mascarpone. Si attesta che in 100 grammi di prodotto la percentuale di grassi è del 44%, mentre il colesterolo è 95mg con le calorie sono 453.
Il mascarpone è un latticino ricavato dalla lavorazione della panna con acido citrico, ed è formaggio tipico di produzione Lombarda. Con questo delizioso formaggio oltre a preparare il famoso tiramisù, possiamo utilizzarlo anche per condire la pasta, o preparare secondi piatti a base di salmone o filetto di manzo.
Quando consumiamo una pietanza preparata con questo formaggio spalmabile, l’apporto di calorie è decisamente alto. Si pensi che per smaltire una porzione di dolce al mascarpone, occorrono circa 45 minuti di jogging o 25 minuti di nuoto. Ricordiamo che questo tipo di formaggi freschi come anche la mozzarella sono poveri di Sali minerali e per questo meno digeribili rispetto a quelli stagionati. La difficoltà della digestione è dovuta al lattosio, presente naturalmente.
Ma oltre al mascarpone, che si posiziona al primo posto tra i formaggi più grassi, in questa classifica ci sono anche: burrini, il pecorino siciliano, il pecorino romano e il butirro calabro. Sicuramente, ci sono dei formaggi in commercio che sono molto più grassi di questi elencati. Ma questi sono quelli che sono risultati tra i più venduti.
Come riuscire a sostituire un formaggio grasso
Se siamo a dieta, o semplicemente non vogliamo appesantirci con alimenti troppo grassi, l’alternativa non è rinunciare. In questo caso possiamo tranquillamente sostituire il nostro formaggio (mascarpone) con una buona ricotta. Questo latticino è tra i più magri in commercio, e – oltre ad avere un buonissimo sapore – è anche molto versatile.
Possiamo preparare dolci tipo cheesecake, usarlo come condimento per i primi piatti oppure abbinata ad una verdura diventa un secondo piatto ottimo e salutare.
La ricotta ha solo il 10% di grassi per 100 gr di prodotto, 135 calorie e il 7-9% di proteine. Praticamente adatto all’alimentazione di tutti, anche dei più piccoli. Può essere consumata fino a tre volte a settimana, da ridurre a 2 se acquistiamo ricotta di bufala, in quanto risulta leggermente più grassa.