Andiamo alla scoperta dei dolci natalizi tipici delle Filippine: ecco la storia dei Puto Bumbong, che rallegrano il periodo festivo.
Le Filippine ospitano una delle stagioni natalizie più lunghe del mondo, che va dall’inizio di settembre fino alla fine di dicembre. Mesi di festeggiamenti sostenuti da un’ampia scelta di prelibatezze, spesso colorate, e – tra le più amate – c’è il puto bumbong un dolce di riso viola, cotto al vapore. Scopriamo insieme qualche curiosità su questa pietanza tipicamente filippina e il procedimento mediante il quale è preparata e servita, poi, a chi dovrà mangiarla.
Puto bumbong, il dolce natalizio delle Filippine
Se ci si mette fuori da qualsiasi chiesa cattolica durante il Simbáng Gabi, il periodo di nove giorni delle messe che precede la vigilia di Natale, probabilmente vedremo i venditori che servono spuntini fumanti e dai colori vivaci ai fedeli che si fermano alle loro bancarelle.
Il Puto bumbong prende – di solito – la sua tonalità particolare da una varietà di riso appiccicoso noto come pirurutong, che è tinto, naturalmente, di un viola brunastro scuro.
La preparazione del pirurutong richiede – in genere – diversi giorni, iniziando con l’ammollo di una miscela di pirurutong e riso bianco appiccicoso in acqua salata durante la notte.
Il composto è, poi, macinato (con una mola o con un robot da cucina) e appeso ad asciugare. Una volta raggiunta una consistenza umida, la miscela di riso + versata nel bumbong ng kawayan, o tubi di bambù, e cotta a vapore finché non diventa di un bel viola intenso.
Un dolce che va mangiato ancora caldo
Dopo aver rimosso il riso dai tubi, i venditori posizionano diversi cilindri sopra una foglia di banana, li spalmano generosamente con burro o margarina e ricoprono con un po’ di cocco appena grattugiato e zucchero muscovado, ai quali sono aggiunti latik e panucha.
I commensali – inoltre – sono incoraggiati a mangiare immediatamente, da parte del venditore che ha preparato il dolce, poiché il puto bumbong è uno spuntino che è meglio consumare caldo.
Sebbene sia ancora possibile trovare moltissimi puto bumbong tradizionali, molti venditori – al giorno d’oggi – usano la polvere di ube (igname viola) poiché il pirurutong è un po’ più difficile da trovare.
Alcuni, sperando di intensificare la tonalità, aggiungono una goccia di colorante alimentare viola al composto, anche se questo è – in genere – disapprovato. Non importa, però, come si raggiunga – nei fatti – la colorazione viola.
Il piatto – infatti – con la sua bellezza e delizia – diffonde sicuramente l’allegria natalizia tra tutti coloro che riescono ad assaggiarlo durante il lungo periodo natalizio filippino.
Se, dunque, vi trovate a fare un viaggio nelle Filippine, questo dolce, certamente, non dovrebbe assolutamente scappare, perché rappresenta, veramente, una delle prelibatezze del posto.