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Puglia borghi castelli e chiese romaniche

Davvero felice è la combinazione delle attrattive che questa terra racchiude, dagli 860 chilometri di costa con scogliere a picco e spiagge caraibiche, a un’enogastronomia di qualità: il pane di Altamura Dop, il capocollo di Martina Franca, le bombette di Cisternino, gli oli extravergine d’oliva e i vini Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia sono solo alcune delle eccellenze regionali. Chiese rupestri, cattedrali romaniche, i castelli di Federico II e i tesori del Barocco ne arricchiscono, invece, il profilo artistico. La Puglia sono i trulli, gravine, puli e doline, i Parchi nazionali del Gargano e delle Murge, le riserve marine delle Isole Tremiti e di Torre Guaceto. La Puglia sono le basiliche, cattedrali e santuari, espressioni artistiche diverse accomunate dalla fede, sono i famosi fischietti di terracotta di Rutigliano, i merletti del Gargano, i prodotti ceramici di Grottaglie e i manufatti realizzati nel Salento con la tenera pietra leccese, con il ferro battuto e con la cartapesta

Alberona Alberona , chiare, fresche e dolci acque

E’ un viaggio nella fede, nella memoria e nell’arte, quello che compie il visitatore che arriva in questo angolo della Daunia, adagiato nel verde dell’Appennino e nel refrigerio di innumerevoli sorgenti. Le risorse climatiche e paesaggistiche di Alberona sono il delizioso contorno di un centro storico che è stato segnato dalla presenza dei Templari, i leggendari monaci guerrieri. Piazza Civetta accoglie il viaggiatore con le linee pulite della neogotica Chiesa di San Rocco, per indirizzarlo poi subito, attraversato il corso principale, alla Chiesa Madre, eretta dai Cavalieri Templari. Sebbene rifatta nei secoli, conserva ancora, della presenza templare, il campanile, che fu torre militare, e due lastre di pietra con lo stemma dei Cavalieri di Malta. Scendendo per Via Torre, si giunge al Palazzo e alla Torre del Gran Priore (XII sec.), mentre per dissetarsi, dopo il saliscendi dei vicoli, ci sono le fresche acque della Fontanella, una costruzione a forma di casa con tetto a due spioventi.

Troia la cattedrale col più bel Rosone di Puglia

Nell’entroterra Dauno sorge Troia. La città fu fondata nella seconda metà del VII secolo d.C., da alcuni profughi della potente città romana di Aecae. Nell’anno Mille il catapano bizantino Boiannes riconobbe ufficialmente la fondazione di Troia, e unificò su una collina i due preesistenti nuclei abitati.

Protetta da muri e bastioni, la città si oppose con successo all’assalto dell’imperatore Enrico II, sceso in Puglia per riaffermare la sua autorità. Dopo quella vittoria, la città rafforzò ed ampliò i privilegi che già aveva ottenuto dai Bizantini sul territorio circostante, mentre la Chiesa di Roma pose la diocesi sotto la sua diretta dipendenza, assicurandosi il diritto alla nomina del vescovo reggente. Da visitare la Cattedrale, la Chiesa di San Basilio, il Museo civico, il Museo diocesano, il Palazzo San Domenico e il Castello normanno.

Monte san’angelo  Il santuario parimonio dell’UNESCO

Monte Sant’Angelo è un comune pugliase sulla dorsale garganica di 13.168 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia, celebre per il santuario di San Michele Arcangelo (Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO), è meta di pellegrinaggi dei fedeli cristiani sin dal VI secolo. È sede dell’Ente Parco Nazionale del Gargano

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Monumenti e luoghi di interesse

Architetture religiose

  • Tomba di Rotari, è un battistero del XII secolo. Sull’architrave del portale vi sono preziosi rilievi;

Abbazia Santa Maria di Pulsano. Eremi di Pulsano
  • Chiesa di San Francesco D’Assisi, si può far risalire al periodo compreso fra il 1343 e il 1352, quando Giovanna I d’Angiò, sovrana del Regno di Napoli, su richiesta dell’arcivescovo sipontino-garganico Pietrone commissionò i lavori di costruzione.
  • Chiesa di San Benedetto, il complesso monastico con annesso ospedale dei pellegrini venne fatto costruire dalla principessa angioina Agnese di Durazzo nel 1340 circa.
  • Chiesa di Sant’Antonio Abate, la chiesa di Sant’Antonio Abate è una chiesa di piccole dimensioni, la sua è un’architettura sacra romanico-pugliese del XII secolo.
  • Chiesa di San Giuseppe, la chiesa originariamente era dedicata all’Annunziata. Nel Settecento l’edificio ecclesiale fu ricostruito ed ampliato.

Altre chiese

  • Chiesa Madonna della Libera (Marina di Monte Sant’Angelo)
  • Santa Maria delle Grazie (Marina di Monte Sant’Angelo)

Architetture civili

Campanile ottagonale a Monte Sant’Angelo

Palazzi storici

  • Palazzo dei Grimaldi (sec. XVII)
  • Palazzo Gambadoro (sec. XVI)
  • Palazzo dei Nobili (sec. XVI)
  • Palazzo Giordano-Todero (sec. XVI)
  • Palazzo Cassa (sec. XVII)
  • Palazzo Rago (sec. XVII)
  • Palazzo De Pascale-Sciarra (sec. XVII)
  • Palazzo De Angelis (sec. XVII)
  • Palazzo Giordani (sec. XVII)
  • Palazzo De Cocchi (sec. XVII)
  • Palazzo Amicarelli (sec. XVIII)
  • Palazzo Ciampoli (sec. XVIII)
  • Palazzo Vischi (sec. XVIII)
  • Palazzo Roberti (sec. XVIII)
  • Palazzo D’Angelantonio (sec. XVIII)
  • Palazzo Fantetti (sec. XVIII)
  • Palazzo Lanzetta(sec.XVIII)

Quartieri storici

Rione Junno

La nascita di tale quartiere risale al VI secolo. Il quartiere ha una struttura tipicamente medioevale. Il rione Junno (alcuni lo chiamano Pilunno) è caratterizzato dalla presenza di tante piccole case a schiera ad un solo piano e tutte di colore bianco (tinteggiate con la calce, molto usata nel passato), con la porta centinata sormontata da una grande e unica finestra con tetto a due spioventi e da strette stradine, basse scalinate, e spazi molto piccoli. Visto nell’insieme sembra un presepe a dimensioni naturali.

Otranto fascino d´Oriente

Si entra nella città murata attraverso la Porta Alfonsina, che con le torri della cinta muraria – la Duchesca, la Ippolita e quella di sud-ovest – offre un esempio di architettura militare, frutto della nuova fortificazione della città realizzata dagli aragonesi dopo la devastazione turca del 1480.

Nel centro storico, il calpestio sommesso sulle strade lastricate di pietra viva, i vicoletti che conducono al mare, la luce accecante del Mediterraneo, l´incrocio con le palle di granito delle bombarde saracene e il giro dei bastioni, rendono visibili le parole di Roberto Cotroneo: Otranto è “una stella collassata dove c´è tutto l´universo, dove c´è la vita quotidiana e la storia, dove gli anni non passano e tutto sembra compenetrarsi, dove è facile che i fantasmi ti parlino per le strade, e dove tutti sanno di essere in un posto diverso, dove il tempo curva su se stesso, non è una retta, e curvando si richiude”

Alberobello La città dei trulli della valle D’Itria

Alberobello ( in dialetto Iarubedd ) è un Comune della collina murgiana della Regione Puglia in provincia di Bari, di circa 10.000 abitanti, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1996; sorge nella Valle d’Itria e si trova in posizione equidistante tra il Mar Adriatico e il Mar Ionio. Sul colle orientale vi è la città nuova con caratteristiche architettoniche moderne, sull’altra sommità, disposta ad occidente, s’allineano i “Trulli” in un agglomerato urbano suddiviso in due Rioni: “Monti” e “Aia Piccola”, entrambi monumento nazionale.

I “Trulli” sono un esempio architettonico di valore universale, in quanto costituiscono una testimonianza unica, o quantomeno eccezionale, di una civiltà o una tradizione culturale scomparsa e offrono un esempio di un tipo di costruzione o di complesso architettonico che illustra un periodo significativo della storia umana.

Sant’Agata di Puglia, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano

Tra storia e leggenda: l’affascinate storia di Agatone, valoroso capitano romano. Alla scoperta del Castello Imperiale dove è possibile godere una delle più belle cartoline di tutta la Puglia.

Il Castello Imperiale

La storia del Castello di San’Agata, che per lo più riflette anche quella del paese, è legata principalmente alla natura del luogo che lo ospita, quale ottimo osservatorio e punto strategico, dominant la valle del Calaggio, i confinii dell’Irpinia, della Lucania e della daunia, e posto proprio allo sbocco dei valichi campani verso la Puglia (confini di dominio Longobardo – Bizantino).

Posto a quasi ottocento metri di altezza in posizione dominante sull’abitato e sulla valle, documentato in età normanna è ricordato anche in età federiciana tra i Castra del regio Demani.

Il Borgo Medievale

Il Borgo medievale nasce e si sviluppa a partire dal primitivo nucleo abitato costituito dal Castello e dalla Piazza Chiancato. L’impianto urbano è stato costruito tenendo conto della orografia del monte, al quale è stato addossato. La prima cinta murata, longobardo-normanna, poi restaurata dagli Svevi e dagli Angioini, è stata eretta a protezione del Castello. Poggia su falde rocciose e racchiudeva il Castello per tre lati. Presenta due torri circolari e una quadrata. Il borgo medievale è stato edificato sul versante sud orientale del monte, delimitato tra le due dorsali laterali e fortificato da strutture murarie, spesso coincidenti con quelle abitazioni, intervallate da bastioni o torri. Man mano che il borgo si espandeva, a partire dalla vetta ove sorge il Castello, verso valle, le mura di cinta precedenti venivano superate ed edificate quelle nuove. A valle il borgo medievale ha avuto la sua espansione fino alle mura fortificate della Porta Nuova.

Cisternino alto gradone della murgia Brindisina

Alto su un gradone calcareo dell’ondulata Murgia di Sud-Est, lambito dalle brezze del vicino Adriatico e circondato dal rigoglio delle campagne, Cisternino gode di una posizione privilegiata.

A 393 metri di altitudine, l’abitato domina la valle d’Itria, una suggestiva depressione morfotettonica che esprime caratteri rurali del tutto originali. Uno spazio carsico plasmato nei secoli dalla mano dell’uomo in un succedersi ininterrotto di muretti a secco, fazzoletti di terra rossa, mandorli, strade rurali, alberi di fico, gruppi di querce maestose, piccole doline, filari bassi di viti, contorti olivi, pale spinose di fichidindia ornate di dolci e coloratissimi frutti.

Locorotondo il bianco balcone sulla Murgia dei trulli. 

Locorotondo Comune della prov. di Bari (47,5 km2 con 14.054 ab. nel 2008). Dà il nome a un vino DOC prodotto nelle province di Bari e Brindisi.

Dove la Murgia degrada, si riscontra la Valle d’Itria, un cuscinetto di verde a metà strada tra Adriatico e Jonio e su questa pianura, circondata da piccole alture, si affaccia Locorotondo. Sorge linda e silente sulla sommità di un colle che cinge gli ultimi contrafforti murgiani del Barese.
Armoniosamente tondeggiante come il toponimo stesso suggerisce, Locorotondo deve il suo nome alla morfologia assunta dal primo centro abitato, sorto attorno al mille.
Le prime casupole di un villaggio composto da agricoltori furono edificate su un altopiano attrezzato, addossate le une alle altre, a pianta circolare, quasi a voler cingere a corona quella terra strappata a boschi di querce e fragni per renderla coltivabile e fertile.

Silvia Terracciano

Blogger, Copywriter Seo, Ghostwriter, Scrittrice amo scrivere sin ad bambina. Appassionata di discipline olistiche e Naturopata diplomata, amante del buon cibo, delle tradizioni e dei luoghi avvolti dal mistero. Giardinaggio e fai da te sono altre delle mie passioni.