Andiamo alla scoperta delle prussiane, deliziosi dolci da servire per una pausa di tè o caffè: storia e curiosità sui ventagli di pasta sfoglia.
Le prussiane sono composte da una pasta sfoglia molto croccante, insaporite da zuccherini scintillanti sulla superficie: tali delizie, quando sono sfornate, si trasformano in un dolce a forma di cuore che sprigiona un irresistibile aroma di burro. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità sulle prussiane.
Prussiane, la storia di un delizioso dolce a forma di ventaglio di pasta sfoglia
Le prussiane sono vere e proprie delizie della pasticceria francese e della viennoiserie, tradizione che vede la creazione di altri prodotti molto amati, tra i quali possiamo annoverare croissant, brioche e pain au chocolat.
Nate in Francia, tali prelibatezze hanno varcato le frontiere, conquistando tanti golosi in tutto il mondo, anche in Italia. A questo punto ci si può chiedere perché portino il nome di una regione tedesca.
C’è da dire, a tal proposito, che – a seconda del Paese – tali dolci prendono nomi diversi: in Francia sono chiamati palmiers o coeurs, in Spagna – invece – si chiamano palmeras o orejas e in Inghilterra sono conosciuti come elephant’s ear o butterflies.
In Italia, il nome “prussiane” è ancora avvolto in un velo di mistero, visto che non ci sono molte fonti che spieghino tale collegamento. Tali dolci, ad ogni modo, sono molto amati in Campania, soprattutto a Napoli, dove sono prodotte in tante pasticcerie e anche fatte in casa.
Il viaggio delle prussiane verso Italia, Spagna e Francia
La pasta sfoglia è elemento fondamentale delle prussiane ed ha una storia antica che alcuni attribuiscono agli arabi, altri, invece, a cuochi europei.
In Spagna, lo chef Hernández Máceras nel 1607 descrisse – per primo – la pasta sfoglia nel suo Libro del arte de cozina. In Francia, la nascita della pasta sfoglia si attribuisce a Claude Gelèe che l’avrebbe ideata nel 1645, anche se alcuni sostengono che sia solo un mito.
C’è da dire che fu Marie-Antoine Carême ha impostare la tecnica di piegatura che utilizziamo ancora oggi: in Italia, invece, la pasta sfoglia è citata già nel Satyricon di Petronio, risalente al I secolo d.C..
Le diverse versioni del dolce
Anche se in Italia le prussiane fungono da piccoli ventagli di circa 5-6 centimetri, in Spagna esistono versioni gigantesche e anche versioni ricoperte di glassa al cioccolato.
La forma ideale di una prussiana dovrebbe ricordare un cuore o le foglie di una palma, ottenuta piegando la pasta sfoglia con precisione.
La consistenza deve essere croccante e sfogliata, sottoposta ad una cottura che non superi i 25 minuti a 180 gradi in modo da preservarne la fragranza. Per quanto riguarda il colore, dovrebbe essere dorato e uniforme. Il profumo di burro è, infine, indicatore di freschezza.